L’ex presidente egiziano Mohamed Morsi è stato sepolto al Cairo
L’ex presidente egiziano Mohamed Morsi, morto lunedì durante un’udienza in tribunale, è stato sepolto al Cairo martedì mattina, in presenza della sua famiglia. Suo figlio Abdullah Mohamed Morsi ha detto all’agenzia di stampa Reuters che le autorità hanno negato alla famiglia un funerale pubblico nella sua cittadina natale, el Adwah.
Morsi aveva 67 anni, ed era stato un importante esponente del movimento politico religioso dei Fratelli Musulmani: la sua breve presidenza, tra il 2012 e il 2013, si era conclusa con un colpo di stato guidato dall’attuale presidente Abdel Fattah al Sisi. Era sotto processo da anni e aveva ricevuto diverse condanne, tra cui una a morte nel 2015 la cui sentenza era stata poi annullata.
Molti gruppi per la difesa dei diritti umani che avevano criticato le condizioni di prigionia di Morsi, che spesso veniva tenuto in isolamento senza poter ricevere visite dei suoi familiari e dei suoi avvocati, hanno chiesto un’indagine sulla sua morte. Secondo Amnesty International in sei anni di carcere Morsi ha potuto vedere i membri della sua famiglia solo tre volte. La divisione mediorientale di Human Rights Watch ha chiesto alle Nazioni Unite di investigare. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, alleato di Morsi ai tempi della sua presidenza, ha incolpato i «tiranni» egiziani per la sua morte e l’ha descritto come un martire.