Francesco Totti lascia la Roma
Lo ha annunciato oggi in conferenza stampa, accusando la proprietà statunitense di averlo allontanato
Francesco Totti, ex capitano e dirigente della Roma, ha annunciato lunedì le sue dimissioni da dirigente del club, come anticipato nei giorni scorsi, in una conferenza stampa organizzata nella sede del CONI a Roma e presentata dal giornalista sportivo Paolo Condò, autore della sua biografia. Totti ha spiegato di aver deciso di lasciare la squadra nella quale è cresciuto perché insoddisfatto dei poteri avuti negli ultimi due anni e per non essere mai stato coinvolto veramente nell’area tecnica. Ha aggiunto che potrà tornare alla Roma soltanto con un’altra proprietà, dato che quella attuale presieduta da James Pallotta avrebbe — per sue stesse parole — fatto di tutto per allontanarlo, prima come giocatore e poi come dirigente.
Nel corso della conferenza Totti ha parlato a lungo — non sempre in modo chiaro — dei suoi complicati rapporti con la dirigenza. Alla domanda su un suo possibile impiego come direttore tecnico ha risposto: «Ho chiesto di fare il direttore tecnico perché penso di averne le competenze, dando un forte contributo e mettendoci la faccia. Ho chiesto di decidere come fanno tutti gli altri, ma se si scelgono allenatore e direttore sportivo e si passa in secondo piano, allora che potere decisionale è? Non sono andato a Londra [a parlare con la proprietà] perché mi hanno avvisato due giorni prima e avevano già preso l’allenatore, il direttore sportivo non lo so ancora. L’unico allenatore che ho sentito personalmente è stato Antonio Conte, gli altri non li ho mai sentiti o chiamati. Voglio fare questa precisazione per non passare per stupido».
Da quando ha interrotto la carriera da calciatore, Totti ha lavorato nello staff dirigenziale della Roma ma nel frattempo è stato anche testimonial pubblicitario, ha scritto un libro, ha lavorato a una docu-fiction sulla sua storia e ha partecipato a vari eventi in giro per il mondo slegati dall’attività di dirigente.