L’aereo in cui morirono 41 persone a Mosca il 6 maggio era stato colpito da un fulmine prima dell’incidente, dicono le indagini preliminari
Le indagini preliminari delle autorità russe sull’incidente aereo del 6 maggio a Mosca, in cui morirono 41 persone, hanno concluso che l’aereo coinvolto era stato colpito da un fulmine prima dell’incidente. L’aereo, un Sukhoi Superjet 100 della compagnia russa Aeroflot, aveva avvertito la torre di controllo di un problema poco dopo il decollo da Mosca e aveva iniziato a volare in cerchio in attesa di poter effettuare un atterraggio d’emergenza. Dopo un primo tentativo di atterraggio fallito, l’aereo era riuscito ad atterrare all’aeroporto di Mosta-Sheremetyevo, ma aveva colpito con violenza la pista e aveva preso fuoco. 41 delle 78 persone a bordo erano morte, nonostante l’intervento dei vigili del fuoco.
Oggi, scrivono le agenzie di stampa russe, sono stati diffusi i risultati preliminari dell’indagine sull’incidente condotta dalla Interstate Aviation Committee, l’agenzia sulla sicurezza aerea dei paesi dell’ex Unione Sovietica. Secondo l’indagine, l’aereo era stato colpito da un fulmine poco dopo il decollo che aveva reso inutilizzabili alcuni strumenti di volo. Sempre secondo l’Interstate Aviation Committee, dice Reuters, l’incidente non è stato causato da un errore del pilota dell’aereo.