Drake si è fatto notare alle finali NBA
Seduto in prima fila, il rapper e tifoso dei Toronto Raptors ha provocato e preso in giro gli avversari: esagerando, a detta di quasi tutti
Giovedì notte i Toronto Raptors hanno vinto il titolo della NBA, il più importante campionato di basket al mondo, per la prima volta nella loro storia, battendo in gara-6 delle finali i Golden State Warriors campioni in carica. È stato un risultato per molti versi sorprendente, e un traguardo sportivo storico per i Raptors, che sono peraltro la prima squadra canadese a vincere la NBA. Tra i più celebri tifosi di Toronto c’è Drake, forse il rapper di maggiore successo al mondo, che si è fatto notare parecchio nelle partite delle finali e in generale dei playoff: troppo, secondo quasi tutti.
A partire dalle finali di Conference, Drake è stato una presenza visibile e spesso invadente alle partite dei Raptors. Era sempre seduto in prima fila a bordo campo, come tutte le più importanti celebrità, ma non si è limitato a tifare e esultare: ha spesso interagito con i giocatori avversari, provocandoli in vari modi e attirando continuamente l’attenzione. Ha iniziato con Giannis Antetokounmpo, stella di Milwaukee Bucks e probabilmente miglior giocatore sotto ai 25 anni del mondo, che ha preso vistosamente in giro in più occasioni.
Drake let Giannis hear it in the 4th quarter … pic.twitter.com/qnzaKbpOgv
— ESPN (@espn) May 20, 2019
Drake stays clowning Giannis at the free throw line 💀 pic.twitter.com/W4iiGg7nMi
— Bleacher Report (@BleacherReport) May 22, 2019
In gara-4 Drake ha perfino fatto una specie di massaggio di incoraggiamento a Nick Nurse, allenatore dei Raptors. Mike Budenholzer, allenatore dei Bucks, si è anche lamentato del suo comportamento, dicendo che i tifosi non dovrebbero stare in campo e dovrebbero rispettare certi limiti.
If I did what Drake just did at a Raptors game I would be tackled by no fewer than 14 people …
Nick Nurse didn’t even notice. Time to just him as assistant coach/hype man and be done with it. pic.twitter.com/zDcTpOHzUu
— Jeff Nowak (@Jeff_Nowak) May 22, 2019
Drake è di Toronto, ma in passato ha dimostrato di essere un tifoso poco “partigiano”, facendosi fotografare con molti giocatori di altre squadre, indossando le loro maglie e tentando addirittura di imbucarsi negli spogliatoi dei Miami Heat quando vinsero il titolo nel 2013. Da quell’anno, comunque, è ufficialmente “ambasciatore globale” dei Raptors, una carica onorifica, e ha collaborato con la squadra in diverse occasioni. Nonostante i rimproveri di Budenholzer, il suo atteggiamento non è molto cambiato nella partita finale della serie tra i Raptors e i Bucks.
Dopo la serie con i Bucks, ESPN ha scritto che la NBA aveva parlato appositamente con i Raptors del comportamento di Drake. Le cose in realtà non sono cambiate molto nelle finali, anzi. Per la prima partita, giocata a Toronto, Drake ha evidentemente voluto “trollare” Steph Curry, il leader dei Warriors, indossando una maglia di quando suo padre, Dell Curry, giocava nei Raptors. Durante la partita, Drake si è messo a parlare con fare scontroso con Curry e gli ha anche tolto un pelucco dai capelli, che poi ha messo in vendita su eBay.
La cosa è sembrata strana a molti, visto che in passato Drake aveva detto di considerare Curry uno “di famiglia”. Ma soprattutto, in molti si sono ricordati che il rapper ha sul braccio due tatuaggi dedicati a Curry e Kevin Durant, l’altra stella dei Warriors, che aveva appositamente coperto con una fascia nero.
It’s so amazing that Drake had to wear a nike sweat band on his arm because he wanted to cover up his Steph Curry and Kevin Durant tattoo’s. I love everything about the NBA Finals pic.twitter.com/88DFnuANbF
— Faizal Khamisa (@FaizalKhamisa) May 31, 2019
A fine partita, poi, Drake ha avuto un acceso confronto con Draymond Green dei Warriors. Era già successa una cosa simile l’anno scorso, durante una partita di playoff tra i Raptors e i Cleveland Cavaliers, con il giocatore Kendrick Perkins.
Drake called Dray "trash" immediately after the Raptors won Game 1 😳 pic.twitter.com/vJluvzUCFa
— Bleacher Report (@BleacherReport) May 31, 2019
Nella seconda partita delle finali, per sottolineare l’assenza di Durant per infortunio, ha indossato una felpa con una famosa battuta di Mamma ho perso l’aereo.
Hey @Drake I'm right here, bro. DM me. See you at the BBQ. pic.twitter.com/GTHMKg6LWU
— Macaulay Culkin (@IncredibleCulk) June 3, 2019
Prima della partita aveva incontrato l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che aveva chiesto scherzosamente: «Si sta comportando bene?».
Obama 🤝 Drake pic.twitter.com/7fRvo6cdMQ
— SportsCenter (@SportsCenter) June 3, 2019
A differenza di Budenholzer, l’allenatore dei Warriors Steve Kerr ha detto di non essere disturbato dalla presenza di Drake, e il suo comportamento è stato giustificato anche da Green, che ha detto che per lui era «divertente». Durante gara-5, quando Durant è uscito dal campo per un nuovo infortunio al tendine d’Achille, Drake è sembrato sinceramente dispiaciuto, e ha provato a consolare il giocatore dei Warriors (che poi hanno vinto comunque la partita).
Drake consoles Kevin Durant as he exits the court due to a serious injury 😔 🙏pic.twitter.com/9QNvBIMdF3
— XXL Magazine (@XXL) June 11, 2019
Drake non ha assistito a gara-6, la partita finale della serie, che si è giocata in California, ma a fine partita si è fatto intervistare dai giornalisti e ha partecipato ai festeggiamenti ufficiali, annunciando due nuove canzoni che usciranno appositamente per festeggiare il titolo NBA.
Drake been waiting a long time for this feeling 🏆
(via @TSN_Sports)pic.twitter.com/8y8DzRYXyv
— Bleacher Report (@BleacherReport) June 14, 2019
Subito dopo la partita, però, ha fatto una videochiamata molto cordiale con Curry, che si è congratulato con lui e con tutti i tifosi, dicendo che «si meritano» il titolo.
"Y'all deserve it man. Congrats."
Steph talked to Drake on the phone before leaving the arena. (via @CloseUp360) pic.twitter.com/txSCVMoeGI
— SportsCenter (@SportsCenter) June 14, 2019