Il creatore di Pepe the Frog ha vinto una causa contro il sito di estrema destra che usava il personaggio come meme
Il fumettista americano Matt Furie ha vinto una causa contro il sito di estrema destra Infowars e il suo gestore, il conduttore radiofonico complottista Alex Jones, per l’uso non autorizzato del personaggio Pepe the Frog nei meme di estrema destra. Infowars e Jones dovranno dare a Furie 15mila dollari (13mila euro) di risarcimento.
Furie aveva creato Pepe the Frog (letteralmente “Pepe la Rana”) come personaggio del fumetto Boy’s Club nel 2005. In Boy’s Club Pepe e altri animali/mostri antropomorfi suoi coinquilini vivono varie avventure da universitari. Inizialmente Pepe divenne un meme su MySpace e successivamente sul sito per la condivisione di immagini 4chan, fino a che nel 2015 cominciò a essere utilizzato dalla cosiddetta alt-right americana, inizialmente in associazione con Donald Trump.
Furie aveva fatto causa a Infowars, sulla base del diritto d’autore, perché il sito si era messo a vendere dei poster con immagini di Pepe the Frog. L’avvocato di Furie Louis Tompros ha spiegato al Washington Post: «L’obiettivo di questa causa non era ottenere del denaro e nemmeno perseguitare Alex Jones. L’obiettivo era assicurarsi che Pepe non fosse più usato in associazione con immagini e idee d’odio. Se qualcuno pensa che guadagnerà dei soldi vendendo prodotti con l’immagine di Pepe, si sbaglia».
Già in passato Furie aveva vinto delle cause relative al personaggio: nel 2017 aveva denunciato l’autore di un libro per bambini autopubblicato in cui era presente il personaggio di Pepe: il libro conteneva temi «razzisti, islamofobi e messaggi d’odio» secondo Tompros. L’autore era stato costretto a donare tutti i profitti delle vendite al Council on American-Islamic Relations. Per permettersi le spese legali di queste cause Furie aveva creato una campagna di raccolta fondi su Kickstarter, chiamata “Save Pepe”. Nel 2017 però aveva deciso di far morire il personaggio in un fumetto di Boy’s Club.