In India almeno 31 bambini sono morti per una possibile intossicazione legata ai litchi
Almeno 31 bambini sono morti nel nord dell’India per una encefalite che si sospetta sia legata a una sostanza tossica trovata in alcuni frutti di litchi. Altri 40 bambini hanno sintomi simili ai bambini morti (convulsioni e stato di alterazione mentale) e sono ricoverati in reparti di terapia intensiva in due ospedali di Muzaffarpur, nello stato del Bihar, famoso proprio per i litchi che vi vengono coltivati.
Dal 1995 ogni anno, nei mesi estivi, quelli in cui si raccolgono i litchi, ci sono numerosi casi di questa encefalite (chiamata chamki bukhar in India) nella zona di Muzaffarpur. La malattia porta alla morte in un terzo dei malati; il record di morti fu nel 2014, quando morirono 150 persone. Solo nel 2015 è stato ipotizzato, da un gruppo di ricercatori americani, che l’encefalite sia legata a una sostanza tossica contenuta nei litchi, ma il legame tra i frutti e l’encefalite non è stato del tutto provato. Casi di malattie neurologiche simili alla chamki bukhar sono stati osservati anche in altri paesi dove si coltivano i litchi, come Bangladesh e Vietnam.