La lettera del direttore di Internazionale al nuovo sindaco di Ferrara
Per chiedere che l'apprezzato festival annuale si possa fare in modo indipendente come in passato, anche se ora in città governa la Lega
Il direttore di Internazionale Giovanni De Mauro ha scritto una lettera aperta al nuovo sindaco di Ferrara Alan Fabbri, per chiedere che la rivista e la nuova amministrazione possano continuare a collaborare come in passato per organizzare in città l’annuale festival di Internazionale. Dal 2007, infatti, Internazionale – una rivista che pubblica traduzioni di articoli della stampa internazionale e considerata generalmente “di sinistra” – organizza ogni anno a Ferrara un festival giornalistico e culturale di diversi giorni con incontri, mostre e proiezioni che hanno avuto sempre maggiore successo. Il festival era nato ed era stato sostenuto anche grazie alle amministrazioni comunali di Ferrara, città che negli ultimi 74 anni era stata amministrata dalla sinistra. Il nuovo sindaco, Fabbri, è però stato eletto con la Lega. Nella sua lettera De Mauro auspica che questo possa non cambiare le cose: soprattutto l’indipendenza con cui Internazionale lo ha organizzato fin qui.
Caro Alan Fabbri,
le scrivo per parlarle del festival di Internazionale che si svolge ogni anno a Ferrara, città di cui lei è stato appena eletto sindaco. Come lei sa, il festival è nato nel 2007 su impulso dell’allora sindaco, Gaetano Sateriale, impulso che poi è continuato con Tiziano Tagliani. Siamo grati alla città per averci accolto e speriamo di aver ricambiato l’ospitalità anche con un contributo in termini di arricchimento, non solo culturale.
Fin dall’inizio abbiamo potuto lavorare nella più totale indipendenza, organizzativa ed editoriale: scelta degli argomenti, modo di affrontarli, ospiti da invitare. Questa indipendenza si è manifestata in un modo molto semplice: i sindaci e gli assessori venivano a conoscenza del programma del festival solo leggendolo quando era già stampato. L’indipendenza è per noi fondamentale. Perché non siamo solo gli organizzatori di un festival, siamo anche un giornale, con un’identità e una linea editoriale.
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