Ci sono stati scontri tra manifestanti e polizia a Memphis, dopo l’uccisione di un uomo da parte di alcuni agenti
Nella notte tra mercoledì e giovedì nel quartiere proletario di Frayser a Memphis, in Tennessee, ci sono stati violenti scontri tra la polizia e circa 300 persone, che manifestavano contro l’uccisione di un uomo da parte degli agenti del Marshals Service – un’agenzia federale di polizia penitenziaria che ha anche il compito di inseguire i fuggitivi – avvenuta poco prima, verso le 19 ora locale. L’FBI del Tennessee ha detto che gli agenti stavano cercando di inseguirlo per arrestarlo; l’uomo aveva diretto l’auto verso gli agenti prima di uscire con un’arma. L’FBI non ne ha reso nota l’identità, ma secondo Tami Sawyer, che rappresenta Frayser nella Commissione degli ufficiali eletti della contea, si tratta di Brandon Webber, un ragazzo afroamericano.
I manifestanti hanno lanciato sassi e aggredito gli agenti, che hanno sparato gas lacrimogeni. Il sindaco di Memphis Jim Strickland ha detto che 24 poliziotti sono stati feriti, sei di loro stati portati all’ospedale; sono stati feriti anche due giornalisti, molte auto della polizia sono state danneggiate mentre è stato distrutto un muro di cemento davanti a un negozio. Non è chiaro il numero dei civili feriti negli scontri; molti di loro sostengono che gli agenti abbiano sparato contro Webber più volte, almeno una decina.