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  • Mercoledì 12 giugno 2019

Questa monorotaia non esiste

Si chiama SkyWay e ha attirato l'interesse di amministrazioni locali e piccoli investitori, ma secondo molti è una truffa finanziaria che ha già coinvolto parecchie persone

L’idea presentata dagli annunci pubblicitari di SkyWay è costruire una funivia sospesa a quindici metri da terra, con vagoni che viaggiano a 500 chilometri all’ora: una funivia che non inquina, costa meno di un’equivalente linea di metropolitana e potrebbe risolvere i problemi di traffico delle nostre città. Il suo inventore, il misterioso ingegnere bielorusso Anatoly Yunitskiy, sostiene che il progetto abbia già coinvolto i governi di mezzo mondo.

In Italia si sono interessati al progetto il comune di Messina, la provincia di Monza e Brianza, la regione Lombardia guidata dalla Lega e il governo di San Marino. Altre migliaia di italiani hanno visto le inserzioni di un altro servizio offerto da Yunitskiy e da una delle sue società, SkyWay Invest Group, che offre corsi di formazione finanziaria e pacchetti azionari di SkyWay che, sostiene il materiale promozionale, si moltiplicheranno di valore non appena l’azienda “entrerà nel mercato globale”.

In realtà di funivie metropolitane volanti al mondo non ne esistono che poche centinaia di metri: un breve tratto sperimentale costruito poco fuori Minsk, in Bielorussia. Quasi tutti gli stati e i governi locali che sono entrati in contatto con SkyWay, invece, hanno rapidamente abbandonato il progetto. Per quanto riguarda l’offerta finanziaria, le autorità di controllo finanziario di mezzo mondo, comprese quelle italiane, hanno messo in guardia dall’acquistarla o addirittura la hanno vietata: sarebbe infatti un prodotto ingannevole, un truffa basata sul noto Schema Ponzi.

La prima volta che SkyWay è comparsa in Italia è probabilmente nella primavera del 2018, quando il candidato sindaco di Messina Cateno De Luca, esponente di una coalizione di centro, si presentò a un evento della sua campagna elettorale accompagnato da tre manager e consulenti della società bielorussa, tutti italiani, annunciando di aver raggiunto un accordo per «rivoluzionare» il sistema tranviario della città. De Luca vinse le elezioni, ma del progetto non si è più saputo nulla. I rapporti tra azienda e comune devono essersi parecchio inaspriti, perché un mese fa il vicesindaco di Messina diceva al Fatto Quotidiano: «Con noi non hanno alcun contratto, precontratto o accordo e diffidiamo chiunque dal sostenere questo».

Quelli di Messina non sono gli unici amministratori locali ad aver incontrato SkyWay sulla loro strada. La pagina di Wikipedia dell’azienda cita incontri con rappresentanti dei governi di Australia, Lituana, Slovacchia, Emirati Arabi Uniti, Indonesia e India. In Lombardia emissari di SkyWay hanno incontrato Fabio Meroni, consigliere provinciale di Monza e Brianza della Lega (che ha raccontato di aver sentito parlare per la prima volta dell’azienda durante la presentazione di un libro sugli UFO a Lissone), e tramite lui sono arrivati fino alla commissione Trasporti della Lombardia. Ma a parte la linea sperimentale fuori Minsk, non un solo chilometro di funivia metropolitana è stato costruito.

Ricostruire chi ci sia dietro queste società non è facile. Il personaggio più importante sembra essere Anatoly Yunitskiy, ingegnere bielorusso molto attivo sui social network e sempre pronto a difendere le sue società. Di recente ha lanciato una petizione su Change.org per far chiudere alcuni siti che hanno definito la sua operazione una truffa. Uno di questi siti è portato avanti da un suo ex collaboratore, Pavel Vladyka. Secondo Vladyka, Yunitskiy ha messo in piedi una vera e propria frode internazionale con l’aiuto di truffatori professionisti coinvolti in “MMM”, uno delle più famose truffe internazionali degli ultimi 30 anni.

Yunitskiy nega ogni accusa e sostiene di essere soltanto un visionario e ispirato uomo d’affari. In un recente tweet, ad esempio, consiglia a Jeff Bezos, fondatore di Amazon, e a Elon Musk, fondatore di Tesla e Space X, di abbandonare l’esplorazione spaziale basata sui razzi.

https://twitter.com/AnatolyUnisky/status/1072847990564511745

Yunitskiy sembra gestire un intrico societario fatto di scatole cinesi con sedi in paradisi fiscali. Queste società aprono e chiudono con una certa frequenza e nel tentativo di dare un senso al quadro è facile confondersi. Business Insider Italia ha provato a fare una mappa di queste società e ha scoperto alcune cose interessanti.

A capo dell’impero c’è il fondatore di “Skyway Technologies” (occhio ai nomi delle società), Anatoly Yunitskiy, il quale si autodefinisce: «un ingegnere, autore e progettista generale di un tipo radicalmente nuovo di sistemi di trasporto chiamato Unitskiy String Transport», destinato a rivoluzionare il mondo.

Yunitskiy, secondo quanto racconta Business Insider, avrebbe presentato il suo progetto per la prima volta in Russia, dove è stato costruito, e poi smontato, un breve tratto sperimentale poco fuori Mosca. Una relazione della Facoltà di ingegneria dell’Università di Mosca del 2008, però, lo definì poco pratico e pericoloso per i passeggeri. Da allora di rapporti tra Yunitskiy e la Russia non si è più sentito parlare. Il fondatore di SkyWay intanto aveva iniziato a proporre la sua idea ai governi di mezzo mondo, ma senza mai ottenere grandi successi.

A un certo punto sembra che Yunitskiy abbia deciso di cambiare strategia, puntando a raccogliere il denaro necessario per le sue opere tramite una campagna di crowdfunding globale. Con questo scopo lui, o qualcuno dei suoi collaboratori, ha iniziato a creare una serie di società con sedi in paradisi fiscali come le Isole Vergini Britanniche e Santa Lucia. L’idea è spingere persone comuni ad acquistare azioni del gruppo SkyWay, in attesa che quelle stesse azioni moltiplichino il loro valore per via dei sicuri successi del sistema di trasporto. «Acquisti le quote di società con uno sconto che è fino a 500 volte in meno del loro valore nominale, e quando la società entrerà nel mercato globale, otterrai la capitalizzazione del 1.000% o più», diceva uno dei siti promozionali.

Ma la campagna di raccolta fondi non deve avere avuto il successo sperato, perché poco dopo Yunitskiy ha lanciato ancora un altro progetto: tramite lo SkyWay Invest Group, sempre con sede a Santa Lucia, ha iniziato a offrire corsi di formazione finanziaria a pagamento. «Mentre creavamo il marchio SkyWay Invest Group», scrive Yunitskiy in uno dei suoi numerosi siti, «miravamo a combinare due progetti: il progetto di investimento educativo di Academy Private Investment e il progetto high-tech Euroasian Rail Skyway Systems Ltd». In altre parole, Yunitskiy non ha solo il sogno di creare un nuovo sistema di trasporto sostenibile ed economico, ma dice che vuole anche aiutare le persone a migliorare la loro conoscenza del mondo finanziario.

Qui però i suoi sogni si incrociano con la legislazione finanziaria e i regolamenti anti-frode di numerosi paesi. I rendimenti promossi nei siti che pubblicizzano l’iniziativa sono semplicemente impossibili da raggiungere: si parla di 1.000 per cento in tre anni, di 22 per cento al giorno. Cifre assurde che, solitamente, nascondono truffe o altri tentativi di raggiro ai danni delle persone più deboli e meno informate.

Non appena le autorità finanziarie hanno iniziato a indagare sul materiale promozionale di SkyWay, hanno scoperto numerose irregolarità. In Italia per esempio la CONSOB, l’autorità garante della borsa, ha scoperto che quello che veniva spacciato come un corso di formazione finanziaria era in realtà una scusa per far acquistare surrettiziamente azioni della società e costruire schiere di azionisti su base piramidale. Una mezza dozzina di siti sono stati bloccati da CONSOB per pubblicità ingannevole e per aver fornito false informazioni. In tutto le autorità di controllo di almeno dieci paesi differenti hanno messo in guardia nell’investire soldi nella società.