Niente monopattini a New York
Mentre invadono le città di mezzo mondo lì sono ancora vietati, a causa delle preoccupazioni sulla sicurezza, ma alcuni politici locali vogliono provare a cambiare le cose
Da alcuni mesi hanno fatto la loro comparsa in molte città del mondo i monopattini elettrici a noleggio, mezzi molto pratici, ecologici e comodi per spostarsi nel traffico, ma su cui da tempo si discute circa i possibili problemi di sicurezza che possono comportare (non che ci siano mezzi di trasporto totalmente sicuri, ovviamente). Da un po’ di tempo i monopattini elettrici si vedono anche in Italia, dove da poche settimane è stato approvato un decreto ministeriale che regola un periodo di sperimentazione sulla cosiddetta “micromobilità”, ma nel resto del mondo il fenomeno è molto più esteso. Chi ha fatto di recente un viaggio in città come Los Angeles o Parigi avrà probabilmente notato un grandissimo numero di persone girare per le strade della città usando un monopattino, una cosa piuttosto inusuale fino a pochi anni fa.
Gli Stati Uniti, in particolare, sono stati tra i precursori nella diffusione dei monopattini elettrici a noleggio, ma c’è una città dove, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si possono usare: New York. Per ora a New York i monopattini elettrici sono vietati per motivi di sicurezza, sia quelli privati che quelli da noleggiare, e i politici cittadini non sono convinti che sia una buona idea introdurli in una città dove le strade sono strette – da città europea più che statunitense – spesso trafficatissime, e dove già ora la convivenza tra automobilisti, ciclisti e pedoni crea parecchie difficoltà.
Il New York Times ha raccontato che alcune società che gestiscono i servizi di noleggio di monopattini hanno speso nei primi mesi del 2019 circa 475mila dollari in attività di lobby per convincere i legislatori dello stato di New York a introdurre una regolamentazione per i monopattini elettrici. Senza riuscirci, per ora. Bill de Blasio, sindaco di New York e candidato alle primarie del Partito Democratico per le elezioni presidenziali del 2020, si è detto più volte scettico sulla possibilità di regolamentare i monopattini elettrici a causa dei dubbi sulla sicurezza dei mezzi, e sostenendo che sia più sicuro andare in bici: «Personalmente non mi piace l’idea di andare in monopattino. Se vuoi andartene in giro, perché non lo fai facendo anche un po’ di esercizio fisico?».
Un altro che si è opposto in più occasioni ai monopattini è Corey Johnson, presidente del Consiglio comunale cittadino, che ha raccontato di essere caduto rovinosamente dopo aver noleggiato un monopattino durante una visita a Città del Messico. In un’intervista Johnson ha detto che i monopattini sono «senz’altro divertenti», ma che non sono fatti per città come New York, e che andrebbero meglio in zone meno trafficate: «Siamo a New York, e ho serie preoccupazioni che le persone si possano far male utilizzandoli».
Ad aprile la senatrice statale Jessica Ramos e la deputata Nily Rozic hanno presentato una proposta di legge per legalizzare i monopattini elettrici. «Stiamo cercando di discuterne perché siamo rimasti indietro rispetto a molte altre grandi città del mondo, non solo nel nostro paese. Vogliamo riuscire a offrire agli abitanti dei modi ecologici di girare per la città», ha detto Ramos.
Il problema principale sulla sicurezza dei monopattini riguarda il posto dove farli circolare, se in strada o sui marciapiedi. In entrambi i casi ci sono preoccupazioni per i pericoli che i monopattini potrebbero causare, a chi li usa o ai pedoni. Un recente studio condotto a Austin, in Texas, dove i monopattini sono legali, ha rilevato che quasi la metà delle 190 persone che avevano avuto un incidente in monopattino aveva sbattuto la testa, che solo l’1 per cento di loro indossava un casco, e che un terzo aveva bevuto alcol.
Le preoccupazioni sulla sicurezza non coinvolgono solamente i monopattini ma anche altre forme di “micromobilità”. La città di New York ha introdotto, per esempio, la possibilità di usare biciclette elettriche “a pedalata assistita”, ma ha vietato le biciclette elettriche che si possono guidare senza il bisogno di pedalare. Queste ultime bici, che possono andare anche a una velocità superiore ai 30 chilometri all’ora, erano utilizzate soprattutto dalle persone che di lavoro effettuano consegne a domicilio: in gran parte persone immigrate o appartenenti a minoranze etniche, che hanno protestato più volte giudicando il divieto un’ingiustizia, visto che in strada possono circolare mezzi che vanno molto più veloci e possono essere molto più pericolosi. La proposta di legge di Ramos e Rozic ha l’obiettivo di legalizzare anche l’uso di queste biciclette elettriche, a patto che non superino il limite di 32 chilometri orari.
Nel frattempo, anche se non c’è una legge che li regolamenta, alcuni i monopattini li utilizzano lo stesso. Chi lo fa rischia multe che possono arrivare fino all’equivalente di 500 euro e la confisca del mezzo, ma non sempre succede. Alcuni giorni fa Tim Stiefler, direttore del marketing della società di monopattini elettrici Levy Electric, ha realizzato un video promozionale in cui è andato in giro per le strade di New York in monopattino, facendosi fermare volontariamente dalla polizia per vedere cosa succedeva. Nessuno gli ha fatto una multa, un poliziotto gli ha detto che poteva tranquillamente usarlo in strada, un altro lo ha fatto solo scendere dal mezzo, e un altro ancora gli ha chiesto dove poteva comprarne uno.