Circa 500 persone sono state arrestate mentre protestavano contro le elezioni in Kazakistan
Circa 500 persone sono state arrestate in Kazakistan mentre protestavano contro le elezioni che si sono tenute domenica per eleggere il nuovo presidente del paese, le prime dalle dimissioni di Nursultan Nazarbayev, che governava dalla fine dell’Unione Sovietica. AFP dice che tra le persone arrestate ci sarebbero stati anche alcuni giornalisti che stavano documentando le proteste. Il vice ministro dell’Interno Marat Kozhayev ha detto che gli arresti sono avvenuti nelle città di Nur-sultan (il nuovo nome della capitale, Astana) e Almaty per «manifestazioni non autorizzate» e ha definito le persone arrestate come «elementi radicali che cercano di destabilizzare la società».
Secondo la polizia, le proteste sarebbero state sostenute dal banchiere e oppositore politico kazako Mukhtar Ablyazov, che ha esortato i suoi sostenitori a manifestare e a boicottare le elezioni.
Secondo i primi exit poll, le elezioni sarebbero state vinte da Kassym-Jomart Tokayev, presidente ad interim del paese da aprile, con il 70 per cento dei voti. I manifestanti hanno sostenuto che il risultato delle elezioni non sarebbe mai stato in dubbio, e hanno accusato Tokayev di essere solo una pedina nelle mani dell’ex presidente Nazarbayev.