Come e quando si vota ai ballottaggi delle amministrative
Fino a che ora rimarranno aperti i seggi e cosa non bisogna dimenticare di portare con sé
Oggi si vota per i ballottaggi delle elezioni comunali in tutti in quei comuni dove il 26 maggio nessun candidato sindaco ha superato il 50 per cento dei voti. Si vota quindi in 136 comuni italiani con più di 15mila abitanti (condizione necessaria per il ballottaggio, salvo eccezioni), tra cui 15 capoluoghi di provincia: Ascoli Piceno, Avellino, Biella, Campobasso, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno, Prato, Potenza, Reggio nell’Emilia, Rovigo, Verbania e Vercelli. Si vota anche in 12 comuni più piccoli di 15mila abitanti, in cui due domeniche fa i primi due candidati avevano ottenuto lo stesso identico numero di voti.
Quando e come si vota
I seggi sono aperti e lo resteranno fino alle 23, e potranno votare tutti i cittadini con più di 18 anni portando con sé la tessera elettorale e un documento di riconoscimento. Chi ha perso la scheda elettorale, o chi ha le caselle dei timbri piene, può rivolgersi agli uffici elettorali competenti, che domenica rimarranno aperti in via straordinaria.
Sulla scheda ci saranno i nomi dei due candidati a sindaco acceduti al ballottaggio, affiancati dall’elenco delle liste che li sostengono. Per esprimere il proprio voto basta tracciare una croce sul nome del candidato scelto: non c’è il voto disgiunto, né le preferenze. È considerato valido anche il voto espresso tracciando una croce su una lista, che viene assegnato al candidato sostenuto: ma è la stessa cosa, non complicate la vita agli scrutatori e segnate direttamente il nome del candidato sindaco.
Vince il candidato che ha preso più voti: in caso di parità, vince invece quello più anziano.