C’è una crisi dei senzatetto anche a Los Angeles
Sono aumentati del 16 per cento nell'ultimo anno arrivando a oltre 35mila, numeri che rendono il problema paragonabile a quello ben più noto di San Francisco
Recentemente negli Stati Uniti si è tornati a parlare dei grossi problemi della città di San Francisco, in California, dove l’espansione del settore tecnologico ha causato un grande aumento del costo della vita e degli affitti, rendendola un posto pieno di contraddizioni e diseguaglianze sociale, dove sia il tasso di miliardari sia quello dei senzatetto sono tra i più alti degli Stati Uniti. Questa settimana sono però usciti dei dati che hanno spostato il discorso su un’altra città californiana universalmente associata al benessere e alla ricchezza: Los Angeles, dove il numero di senzatetto è cresciuto del 16 per cento nell’ultimo anno.
A rendere il caso di Los Angeles notevole c’è il fatto che il problema è più difficile da spiegare e ricostruire rispetto a quello di San Francisco, dove è stato evidentemente causato da una combinazioni di fattori “fisici” e storici. La struttura particolare della città, chiusa in una penisola e poggiata su un suolo irregolare, si è dimostrata inadatta a ospitare la fortissima e repentina crescita economica degli ultimi vent’anni. Gli affitti delle poche case, e le speculazioni sulle insufficienti nuove costruzioni, hanno fatto impennare gli affitti, la cui richiesta è decollata con il proliferare delle opportunità lavorative nella Silicon Valley. Anche per questo, l’espansione del settore tecnologico si è riversata in tutta l’area dell’omonima baia.
Los Angeles ha invece una superficie molto più estesa e pianeggiante, non ha attraversato i cambiamenti radicali e improvvisi di San Francisco, eppure ha visto il problema dei senzatetto peggiorare drasticamente proprio negli anni in cui l’economia americana è stata in crescita, e in cui sono stati portati avanti imponenti programmi per combattere la povertà e la questione abitativa.
I senzatetto nella città di Los Angeles sono 36mila, uno ogni 105 abitanti: un tasso di poco inferiore a quello di San Francisco, che però ha una popolazione di oltre quattro volte inferiore. I senzatetto diventano 56mila in tutta la contea di Los Angeles, l’enorme area metropolitana che comprende 88 città, da Santa Monica a San Fernando a Pasadena.
Non c’è un’unica causa per questa crisi: le più importanti sono però l’aumento dei prezzi degli affitti e la carenza di abitazioni a basso costo, costruite a ritmi insufficienti. Ma come ha spiegato CNN hanno avuto un ruolo importante anche l’opposizione di molti residenti ai rifugi per senzatetto, l’errata programmazione urbanistica nelle zone periferiche, e la mancanza di una rete sufficientemente strutturata che si prenda cura delle persone con problemi mentali, dipendenze e di quelle che escono di prigione.
Storicamente, i senzatetto di Los Angeles si sono concentrati negli accampamenti di Skid Row, un quartiere di quello che si può considerare il centro di Los Angeles (che non ne ha davvero uno, come sa chi ci è stato) e che è stato conosciuto per decenni per il suo degrado e per i suoi problemi. Ma da tempo gli accampamenti sono comparsi in molte altre zone di Los Angeles, anche in quelle più ricche e rinomate. Questa espansione poco controllata ha causato vari problemi: CNN ha parlato con diversi senzatetto, attivisti e funzionari, scoprendo che le gang criminali losangeline hanno sfruttato la situazione per nascondere le loro attività di traffico di esseri umani e di droga, e in certi casi hanno appiccato degli incendi alle tende per intimorirne gli occupanti e chiedere il pizzo. Gli incendi sono un problema: secondo i vigili del fuoco, un grosso incendio che nel 2017 ha bruciato boschi e case nella zona di Bel Air fu causato da un fuoco acceso in un accampamento di senzatetto.
A Skid Row sono organizzate periodiche e meticolosamente organizzate operazioni di pulizia, in cui gli accampamenti vengono sgombrati in accordo coi senzatetto per raccogliere completamente gli accumuli di rifiuti e disinfettare le superfici. Questo non succede ancora nelle nuove zone occupate dai senzatetto, con il risultato che le condizioni igieniche sono spesso preoccupanti: mesi fa si è scoperto che un’infestazione di ratti nel municipio di Los Angeles era stata probabilmente causata dalle scarse condizioni igieniche dei senzatetto che vivono nell’area del Civic Center, poco distante.
Il sindaco di Los Angeles Eric Garcetti si è impegnato fortemente durante il suo mandato per risolvere il problema abitativo della città, e secondo molti osservatori ha rinunciato a candidarsi alle primarie Democratiche per la presidenza degli Stati Uniti proprio per potersi dedicare alla crisi dei senzatetto.
La sua Proposition HHH ha stanziato 1,2 miliardi di dollari in dieci anni per costruire case per i senzatetto, ma ha incontrato molta resistenza tra i losangelini che sono stati spesso contrari alla costruzione di rifugi e case popolari nei loro quartieri. Entro il 2020 dovrebbero comunque essere inaugurati 1.400 unità abitative permanenti con i soldi della Proposition HHH. A questa si è poi aggiunta la Measure H, finanziata con un aumento di un quarto di centesimo sulla “sales tax” (una tassa sui consumi), e che prevede l’espansione dei servizi di assistenza per i senzatetto: la misura ha triplicato il numero di persone aiutate con questi programmi, portandole a oltre 34mila lo scorso anno.