È una giornata molto affollata nel Mediterraneo
La Guardia costiera maltese ha soccorso in poche ore quasi 400 persone partite dalla Libia – il doppio di quelli arrivati dall'inizio dell'anno – e forse non è ancora finita
Dalle prime ore di stamattina sono sbarcati a Malta circa 270 migranti, mentre un altro centinaio di persone dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Provengono tutti dalla Libia, da dove sono partiti a bordo di varie imbarcazioni. Il Times of Malta ha scritto che quella di oggi è una delle giornate più affollate degli ultimi tempi per quanto riguarda i salvataggi nel tratto di mare che compete a Malta (che spesso in passato veniva coperto anche dalle navi italiane e da molte ong internazionali, prima della stretta del governo italiano). Non è chiaro se le partenze siano legate a qualche evento particolare avvenuto in Libia, oppure a una coincidenza. Non sappiamo nemmeno se le tutte le operazioni siano finite: poco fa una ong francese ha segnalato un altro gommone pieno di persone.
🔴 FLASH INFO : drame en cours en Méditerranée – situation de détresse pour plusieurs dizaines de naufragés – embarcations en perdition et personnes à la mer – pic.twitter.com/soLu6cGCmU
— Pilotes Volontaires (@PVolontaires) June 5, 2019
Nelle prime ore di stamattina, 63 persone erano state soccorse dalla Guardia costiera di Malta mentre erano a bordo di un gommone alla deriva. Altre duecento che si trovavano su quella che i maltesi hanno definito «una barca in condizione precaria» erano stati soccorsi e portati a Malta in due distinte operazioni. Un’altra operazione è iniziata nel pomeriggio, e porterà altre 99 persone sulle coste di Malta. In tutto parliamo di circa 470 persone. Malta ha 470.000 abitanti.
Non è chiaro se in mare ci siano altre persone. Oltre alle persone fotografate nel pomeriggio dalla ong Pilotes Volontaires, che da tempo sorvola il Mediterraneo meridionale per aiutare eventuali missioni di soccorso, stamattina la ong che gestisce l’account Twitter “Alarm Phone” aveva ricevuto notizia di un’altra imbarcazione con a bordo 75 persone (un portavoce della Guardia costiera maltese non ha saputo dire se facciano parte delle 99 in arrivo a Malta).
Da questa mattina presto l’Alarmphone è stato in contatto con una barca nell’area SAR di #Malta. Al momento abbiamo perso contatto con le 75 persone a bordo. Da ore, MRCC Malta rifiuta di farci sapere se hanno avvisato la barca e se hanno lanciato un’operazione di soccorso.
— Alarm Phone (@alarm_phone) June 5, 2019
Oggi tutte le operazioni di soccorso sono andate a buon fine, ma Malta gestisce una zona di ricerca e salvataggio molto ampia su cui spesso non riesce ad avere pieno controllo, come raccontano diverse ong che si occupano o si occupavano di soccorsi in mare.
Le zone SAR sono aree di mare in cui gli stati costieri competenti si impegnano a mantenere attivo un servizio di ricerca e salvataggio. Comprendono le acque territoriali, la zona contigua e la zona economica esclusiva di un certo paese – che nel caso del Mediterraneo viene definita con trattati bilaterali fra i vari stati – ma anche alcune aree considerate acque internazionali. Può capitare, quindi, che uno stato disponga di una zona SAR che comprenda zone di mare su cui ha sovranità (le acque territoriali) e altre su cui non esercita sovranità ma si impegna ad esercitare una responsabilità (la zona economica esclusiva e le acque internazionali). È per questa ragione che in passato Malta ha deciso di rifiutare il soccorso in mare ad alcune imbarcazioni nonostante fossero arrivate nella zona SAR maltese.
Fino a oggi, nel 2019, a Malta erano sbarcati 138 migranti, meno della metà di quelli arrivati nella sola giornata di mercoledì. In Italia nel mese di maggio sono arrivati via mare 782 migranti, mentre in tutta Europa sono stati 5.233.