La battaglia per l’eredità di Johnny Hallyday è stata decisa da Instagram
I figli biologici del cantante francese hanno dimostrato grazie ai post sui social network che non viveva stabilmente negli Stati Uniti, come sosteneva invece la sua ultima moglie
I figli di Johnny Hallyday, celebre cantante rock francese morto nel 2017 a 74 anni, hanno vinto una causa in tribunale per dimostrare che loro padre viveva in Francia e non negli Stati Uniti, come sosteneva la moglie di lui per ragioni di eredità: nel processo, la prova determinante sono stati i molti post pubblicati su Instagram da Hallyday, che faceva un utilizzo molto frequente del social network.
Alla morte di Hallyday furono trovati due testamenti, uno dei quali – scritto a Los Angeles – lasciava tutta l’eredità alla moglie Laeticia Boudou, con cui si sposò nel 1996, escludendo completamente i due figli che aveva avuto con due precedenti compagne, David Hallyday e Laura Smet, nati rispettivamente nel 1966 e nel 1983. La legge francese però è molto rigida per quanto riguarda le eredità, e prevede che una percentuale minima del patrimonio debba essere trasmesso ai figli in ogni caso: Boudou, che insieme ad Hallyday adottò due figli, ha provato quindi a dimostrare che il suo ex marito viveva da tempo stabilmente negli Stati Uniti, e che per questo a regolare l’eredità doveva essere la legge americana e non quella francese.
Un tribunale di Nanterre ha dato ragione ai figli, che per dimostrare che il padre viveva in larga parte in Francia hanno portato come prove i suoi vecchi post su Instagram, dove il cantante era molto attivo e seguito: dimostrano che aveva passato in Francia almeno 151 giorni nel 2015 e 168 nel 2017, oltre agli otto mesi precedenti alla morte, avvenuta per tumore ai polmoni.
Secondo i giornali francesi, l’eredità di Hallyday ammonta ad alcune decine di milioni di dollari: comprende i diritti su oltre mille canzoni, proprietà immobiliari in Francia, ai Caraibi e a Los Angeles, auto di lusso e molto altro. La disputa legale è durata oltre un anno, e Boudou ha già detto che farà ricorso.