La Guardia di Finanza ha perquisito l’abitazione di Luca Palamara, ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, indagato per corruzione
La Guardia di Finanza sta perquisendo in queste ore l’abitazione del magistrato Luca Palamara, ex consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM, l’organo di autogoverno della magistratura) ed ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), accusato di corruzione dalla procura di Perugia, competente per le indagini sui magistrati di Roma. La procura di Roma, che oggi ha ordinato la perquisizione in casa di Palamara, ha anche inviato un avviso di comparizione per il consigliere del CSM Luigi Spina e per il pubblico ministero Stefano Fava, entrambi indagati per rivelazione di segreto e favoreggiamento, perché avrebbero informato Palamara degli accertamenti a suo carico non appena la procura di Perugia aveva informato il CSM.
Palamara è sospettato di aver sviluppato rapporti «molto al di là dell’opportuno» con Fabrizio Centofanti, ex capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone, un lobbista arrestato nel febbraio 2018 per frode fiscale, considerato vicino agli ambienti del PD e in affari con Piero Amara, avvocato coinvolto nell’inchiesta della procura di Roma per il suo ruolo nelle sentenze “aggiustate” della magistratura amministrativa. Palamara, inoltre, avrebbe stretto rapporti con Cosimo Maria Ferri, deputato renziano ed ex sottosegretario PD alla Giustizia nei governi Letta, Renzi e Gentiloni e molto influente in Magistratura indipendente, la corrente conservatrice e moderata della magistratura. L’obiettivo dell’intera operazione, aveva scritto Repubblica mercoledì, sarebbe prendere il controllo del CSM, organo responsabile di scegliere il nuovo procuratore di Roma, incarico rimasto vacante l’8 maggio scorso con il pensionamento di Giuseppe Pignatone per raggiunti limiti di età.