In Myanmar c’è un mandato di arresto per il monaco radicale Ashin Wirathu, chiamato il “Bin Laden buddista”
La polizia del Myanmar sta ricercando Ashin Wirathu, monaco radicale chiamato il “Bin Laden buddista”. Wirathu è accusato di sedizione a causa di alcuni commenti rivolti al governo guidato da Aung San Suu Kyi, ex premio Nobel per la pace ma molto criticata negli ultimi anni a causa delle persecuzioni in Myanmar ai danni della minoranza rohingya.
Wirathu è molto conosciuto in Myanmar: è considerato il leader dell’ala più radicale del movimento nazionalista birmano e da tempo è accusato di incitare alla violenza contro i musulmani del paese, in particolare contro la comunità rohingya. Wirathu era già stato in carcere una volta, arrestato dalla giunta militare nel 2003, ed era stato rilasciato nel 2012 dopo un’amnistia. Aveva poi iniziato a girare il Myanmar facendo sermoni estremisti e violenti. Da diversi mesi Wirathu non può più tenere sermoni, su decisione di un consiglio buddista, e dal gennaio 2018 gli è stato bloccato l’accesso a Facebook. Non si sa dove si trovi ora Wirathu: è ricercato dalla polizia, che non è riuscita a trovarlo nel monastero Masoeyein di Mandalay, dove vive solitamente.