Uno scalatore statunitense è morto durante la discesa dalla cima dell’Everest

(EPA/PHURBA TENJING SHERPA)
(EPA/PHURBA TENJING SHERPA)

Christopher John Kulish, uno scalatore statunitense di 61 anni, è morto lunedì durante la discesa dalla vetta del monte Everest sul versante nepalese, mentre uno scalatore australiano è stato salvato da un gruppo di alpinisti tibetani dopo essere stato trovato in stato di incoscienza alle pendici settentrionali della vetta principale. Dall’inizio della stagione di arrampicata sono morte almeno nove persone sul versante nepalese dell’Everest: negli ultimi giorni due persone erano morte per la stanchezza e il freddo anche a causa delle lunghe code che si erano formate per arrivare in cima e avevano costretto centinaia di alpinisti a passare ore fermi in attesa al gelo prima di poter proseguire con la salita o la discesa. Non sono ancora chiare le cause della morte di Kulish, ma le autorità nepalesi dicono che si sia accasciato improvvisamente una volta raggiunto il Colle Sud dopo essere sceso dalla vetta.