La Serbia ha messo in stato d’allerta il suo esercito dopo alcune operazioni della polizia del Kosovo
La Serbia ha messo in stato d’allerta il suo esercito dopo che la polizia del Kosovo è entrata pesantemente armata in alcune regioni del Kosovo settentrionale, abitato prevalentemente da serbi, per arrestare una dozzina di persone. Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha detto che la polizia kosovara ha arrestato almeno 23 persone, tra cui serbi, bosniaci e russi, dopo aver fatto irruzione in diversi villaggi del nord del Kosovo e nella città di Mitrovica con veicoli blindati. Secondo Vucic la polizia avrebbe sparato contro persone disarmate. Il Kosovo è una ex provincia della Serbia, da quando nel 2008 dichiarò unilateralmente l’indipendenza, e la popolazione è prevalentemente di etnia albanese, tranne nel nord, dove vive una minoranza serba che non vuol far parte di un Kosovo indipendente.
Le Nazioni Unite hanno riferito che due delle persone fermate dalla polizia del Kosovo sarebbero dipendenti ONU, uno dei quali di nazionalità russa. Secondo il primo ministro kosovaro, Ramush Haradinaj, la polizia starebbe portando avanti un’operazione contro un gruppo di criminali e ha invitato la popolazione serba a collaborare con gli agenti. Per via dell’alta presenza di persone di etnia serba nella regione settentrionale del Kosovo, è molto raro che forze di polizie kosovare portino avanti operazioni di questo genere, che di solito portano a una reazioni immediata della Serbia.