Chi ha vinto le amministrative, quindi
Il centrosinistra è andato meno peggio che alle europee, vincendo a Firenze, Bari e Bergamo, ma il centrodestra è cresciuto molto e ha vinto anche le regionali in Piemonte
Dopo la netta vittoria alle elezioni europee di domenica della Lega, il centrodestra ha vinto anche in molti dei 3.654 comuni dove lo stesso giorno si è votato per rinnovare il sindaco e il consiglio comunale. Il centrosinistra ha tuttavia ottenuto un risultato migliore di quanto atteso dopo lo spoglio delle europee, e ha eletto sindaci anche in città e comuni dove aveva perso nettamente il voto per il Parlamento Europeo. Il Movimento 5 Stelle è andato invece molto male anche alle amministrative, perdendo l’amministrazione di Livorno e rimanendo escluso anche dai ballottaggi.
Le città più importanti in cui si eleggeva il nuovo sindaco sono quattro capoluoghi di regione – Bari, Campobasso, Firenze, Perugia – e 29 capoluoghi di provincia, tra cui Pescara, Bergamo, Livorno, Ferrara, Pavia, Reggio Emilia e Modena. Il centrosinistra ha vinto al primo turno a Bari, Firenze, Bergamo, Lecce, Modena, Pesaro; il centrodestra ha vinto al primo turno invece a Perugia, Pavia, Pescara, Vibo Valentia e Urbino, oltre che alle regionali in Piemonte. Si andrà al ballottaggio a Potenza, Campobasso, Ascoli Piceno, Avellino, Biella, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Verbania e Vercelli. Nella maggior parte di queste città, il centrodestra è in vantaggio dopo il primo turno.
I risultati più importanti per il centrosinistra sono stati a Bari, Firenze e Bergamo. Il sindaco di Bari Antonio Decaro, uno dei più popolari in Italia, è infatti stato rieletto con più del 66 per cento dei voti e uno dei risultati più netti di queste amministrative. Anche il sindaco uscente di Firenze, Dario Nardella, ha vinto molto nettamente, ed è stato rieletto con il 57 per cento dei voti. A Bergamo, infine, il sindaco uscente Giorgio Gori è riuscito a farsi rieleggere al primo turno – cosa non scontata – con il 55 per cento dei voti, superando il candidato del centrodestra Giacomo Stucchi, arrivato al 39 per cento. Anche a Modena il sindaco uscente di centrosinistra Gian Carlo Muzzarelli è stato rieletto con il 53,4 per cento, staccando nettamente il candidato di centrodestra Stefano Prampolini, fermo al 31,8 per cento.
A Perugia è stato rieletto il sindaco uscente di centrodestra Andrea Romizi con quasi il 60 per cento dei voti. E il centrodestra è riuscito a vincere al primo turno anche a Pescara e Pavia, due città prima amministrate dal centrosinistra: a Pescara è stato eletto sindaco Carlo Masci con il 51,3 per cento dei voti, a Pavia ha vinto Fabrizio Fracassi, eletto con il 53 per cento dei voti. A Livorno – città che era amministrata dal Movimento 5 Stelle ma dove il sindaco uscente Filippo Nogarin non si era ricandidato – andranno al ballottaggio i candidati di centrosinistra Luca Salvetti e centrodestra Andrea Romiti, arrivati molto vicini intorno al 30 per cento. Si andrà al ballottaggio anche a Ferrara, anche se il candidato di centrodestra Alan Fabbri è molto in vantaggio sul candidato di centrosinistra Aldo Modonesi.
Dopo il brutto risultato delle europee, dove si è fermato a un deludente 17 per cento diventando il terzo partito in Italia, il Movimento 5 Stelle è andato quindi piuttosto male anche alle amministrative, dove ha perso a Livorno arrivando terzo e non è arrivato al ballottaggio in nessun’altra grande città. Lunedì sera, a Roma, c’è stato un lungo incontro tra i dirigenti del partito: il capo politico del Movimento Luigi Di Maio ha detto che presto ci saranno novità sull’organizzazione interna, per provare a invertire questa tendenza, ma è una cosa che aveva annunciato già qualche mese fa dopo la sconfitta alle elezioni regionali in Abruzzo.