Il Canada ha accettato di riprendersi la spazzatura inviata per errore nelle Filippine
Il Canada ha detto che riprenderà i 69 container pieni di spazzatura che erano stati inviati per errore qualche anno fa nelle Filippine. Catherine McKenna, ministra canadese per l’Ambiente, ha diffuso un comunicato in cui ha detto che i costi dell’operazione saranno coperti completamente dal Canada e che sarà la società Bolloré Logistics Canada a occuparsi del rimpatrio della spazzatura. McKenna ha anche aggiunto che le procedure per la spedizione inizieranno nei prossimi giorni e il tutto si concluderà per la fine di giugno.
«Il Canada tiene molto alle profonde e durature relazioni con le Filippine e ha lavorato a stretto contatto con le autorità filippine per trovare una soluzione che fosse accettata da entrambe le parti», ha detto la ministra. La scorsa settimana il presidente filippino Rodrigo Duterte aveva dato tempo al Canada ha tempo fino al 15 maggio per riprendersi la spazzatura, minacciando di spedirgliela anche senza nessun accordo.
La spazzatura era stata spedita tra il 2013 e il 2014 dalla società canadese Chronic Plastics Incorporated ed era arrivata nei porti di Subic e Manila in 103 container dal peso complessivo di 2.450 tonnellate. La spazzatura era stata segnalata come materiale plastico riciclabile, ma quando alcuni container furono aperti si scoprì che in realtà contenevano pannolini per adulti, rifiuti domestici, sacchetti di plastica, giornali e altri rifiuti. I rifiuti vennero dichiarati “pericolosi” e si decise di non aprire i restanti container, nel timore che potessero contenere anch’essi sostanze inquinanti. Dei 103 container iniziali ora ne rimangono solo 69, perché 34 sono già stati smaltiti, e sono depositati in una discarica di Manila.