È stato chiesto un risarcimento di 60 milioni di euro a Roberto Formigoni e alle altre persone coinvolte nel caso di corruzione attorno alla Fondazione Maugeri
La procura lombarda della Corte dei Conti ha chiesto un risarcimento di 60 milioni di euro all’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, in carcere dal 22 febbraio, insieme alla Fondazione Maugeri (un ente che sostiene la ricerca nella medicina riabilitativa) e agli altri imputati nel caso di corruzione per cui Formigoni è stato condannato in via definitiva. Le indagini sulla vicenda avevano ricostruito che tra il 1997 e il 2011 – quando Formigoni era presidente della Lombardia – circa 60 milioni di euro di fondi pubblici erogati alla Fondazione Maugeri furono sottratti illecitamente e usati per pagare tangenti in cambio di favori e rimborsi. Formigoni, tra le altre cose, è accusato di aver ricevuto vacanze gratis e l’uso di un lussuoso yacht in cambio di decisioni favorevoli e rimborsi non dovuti.
Erano coinvolti anche l’ex direttore amministrativo della Fondazione Maugeri Costantino Passerino, l’imprenditore Carlo Farina, l’uomo d’affari Pierangelo Daccò e l’ex assessore regionale Antonio Simone, questi ultimi legati a Formigoni dalla militanza in Comunione e Liberazione e accusati di aver gestito i conti correnti dove venivano versati i fondi sottratti.
A Formigoni sono già stati sequestrati 5 milioni di euro lo scorso giugno. Nel caso la Corte dei Conti decida di condannarlo come richiesto dalla procura lombarda quella somma sarà pignorata.