Tutti gli emendamenti presentati per salvare Radio Radicale sono stati respinti
Sia Lega che PD hanno presentato ricorso: l'esito si conoscerà oggi entro le 19
Oggi è scaduta la convenzione del ministero dello Sviluppo economico con Radio Radicale che permette all’emittente di trasmettere le sedute parlamentari. Nei giorni scorsi Vito Crimi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, aveva detto che il governo non avrebbe rinnovato la convenzione, ma la Lega aveva presentato un emendamento al cosiddetto “decreto crescita” che prevedeva una proroga di altri sei mesi per una cifra totale di 3,5 milioni di euro. Oggi però tutti gli emendamenti presentati per prorogare la convenzione con Radio Radicale, sia quelli delle opposizione che quello della Lega, sono stati ritenuti inammissibili dalla Commissione Bilancio della Camera.
Lega e PD hanno annunciato di aver presentato ricorso: l’esito si conoscerà oggi entro le 19. Il direttore di Radio Radicale, Alessio Falconio, ha detto di essere fiducioso che i ricorsi vengano accolti, ma ha anche aggiunto che in caso contrario la radio senza convenzione non avrà più fondi per pagare ai lavoratori gli stipendi di giugno e per sostenere i costi di produzione.