Taiwan ha legalizzato i matrimoni gay
È il primo paese asiatico a farlo, dopo anni di lotte e negoziati
Taiwan ha legalizzato i matrimoni gay, diventando così il primo paese asiatico a farlo. La nuova legge, la cui approvazione è stata seguita venerdì da migliaia di persone riunite attorno al Parlamento, garantirà alle coppie dello stesso sesso protezioni legali simili a quelle già previste per i matrimoni eterosessuali.
Poco prima del voto anche la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, aveva espresso il suo favore scrivendo su Twitter: «Oggi possiamo fare la storia e mostrare al mondo che i valori progressisti possono radicarsi in una società dell’Asia orientale. Possiamo mostrare al mondo che #l’AmoreVince». Tsai è del Partito progressista, liberale e di centrosinistra, ed è presidente del paese dal maggio 2016.
Good morning #Taiwan. Today, we have a chance to make history & show the world that progressive values can take root in an East Asian society.
Today, we can show the world that #LoveWins. pic.twitter.com/PCPZCTi87M
— 蔡英文 Tsai Ing-wen (@iingwen) May 17, 2019
La legalizzazione dei matrimoni gay a Taiwan era attesa da quasi due anni: nel 2017 il Tribunale costituzionale taiwanese aveva infatti stabilito che le coppie dello stesso sesso dovessero avere il diritto di sposarsi legalmente, e aveva dato al governo fino al 24 maggio di quest’anno per adottare una norma apposita. Nel mezzo però erano emersi diversi ostacoli, come l’opposizione della chiesa e dei gruppi più conservatori, e nel 2017 la maggioranza della popolazione si era espressa contro i matrimoni gay in un referendum.
Taiwan è da tempo il paese di riferimento in Asia per i diritti delle persone omosessuali, ha scritto il New York Times, e il gay pride che si tiene ogni anno a Taipei è un appuntamento importante per molte persone che provengono da paesi dove c’è forte discriminazione verso i gay e le lesbiche.