Massimiliano Allegri lascerà la Juventus
Dopo una stagione più deludente delle precedenti, se ne va l'allenatore che ha vinto gli ultimi cinque Scudetti
Massimiliano Allegri, attuale allenatore della Juventus, lascerà il suo incarico al termine del campionato: lo ha comunicato la società venerdì mattina sul proprio sito ufficiale. Allegri e il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ne parleranno nella conferenza stampa convocata sabato pomeriggio alle 14 all’Allianz Stadium di Torino.
Si parlava di questa possibilità da settimane, principalmente dopo l’eliminazione dalla Champions League nei quarti di finale contro l’Ajax. In molti avevano considerato l’eliminazione come un fallimento, considerando gli investimenti fatti nel mercato estivo. Negli ultimi giorni si erano tenuti due incontri tra la dirigenza e Allegri, ma erano trapelate pochissime informazioni e i giornali dicevano si stessero discutendo le condizioni del rinnovo.
Non è ancora noto chi prenderà il posto di Allegri: anche in questo caso, i giornalisti sportivi non sembrano avere informazioni molto affidabili. Si parla di Antonio Conte, che da allenatore della Juventus ha vinto tre scudetti tra il 2012 e il 2014, e che però secondo altri sarebbe in trattative avanzate con l’Inter. Nei giorni scorsi, poi, sono stati fatti anche i nomi di Mauricio Pochettino, attuale allenatore del Tottenham, e di Simone Inzaghi, allenatore della Lazio.
Allegri allenava la Juventus da cinque anni, e oltre ad aver vinto cinque Scudetti consecutivi, con lui la squadra era arrivata due volte in finale di Champions League. Da tempo però Allegri era criticato per come aveva organizzato la sua Juventus, che può essere ritenuta l’ultima evoluzione dello stile calcistico italiano più diffuso, per la ricerca ossessiva del risultato, per la capacità di adattarsi allo stile degli avversari, invece che cercare di imporre il proprio, e per l’importanza riposta nella fase difensiva. Nonostante i successi in Italia, la Juventus di Allegri mancava secondo molti di vivacità tattica e di soluzioni offensive, nonostante la rosa di altissimo livello.