L’indagine su Open Arms è stata archiviata
Dopo un anno di indagini, la procura di Catania non ha trovato prove del rapporto fra l'ong spagnola che soccorre i migranti e i trafficanti libici
Il giudice per le indagini preliminari di Catania ha deciso di archiviare l’indagine aperta un anno fa su Open Arms, l’ong spagnola fra le più attive nel soccorso dei migranti nel tratto di mare fra Italia e Libia. Le accuse erano di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, ed erano state rivolte al comandante e al capo della missione della nave della ong. L’indagine era stata aperta dal pubblico ministero Carmelo Zuccaro, che in passato ha spesso criticato (senza prove) e indagato le ong e i loro presunti legami con gli scafisti, senza mai arrivare a qualcosa di concreto.
L’inchiesta riguardava lo sbarco di 218 migranti a Pozzallo, in provincia di Ragusa (Sicilia), il 17 marzo 2018. Il caso era iniziato la mattina del 15 marzo 2018. Il centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo di Roma (IMRCC) era stato avvertito della presenza di alcuni gommoni in difficoltà a una settantina di chilometri dalla costa libica. A quel punto l’IMRCC aveva avvisato tutti i centri di soccorso potenzialmente interessati nella zona.
Alla chiamata avevano risposto il centro di Tripoli – che fa capo al governo di unità nazionale della Libia, che controlla solo una porzione del territorio libico – e la nave di Open Arms, che era arrivata sul posto per prima e aveva soccorso i migranti a bordo dei gommoni. A quel punto però la Guardia costiera italiana aveva fatto sapere a Open Arms che le operazioni di soccorso sarebbero state gestite dalle autorità libiche, e aveva raccomandato di consegnare i migranti soccorsi a una nave libica poco distante. Open Arms si era rifiutata di farlo, sostenendo che gli agenti libici sono noti per compiere abusi sistematici sui migranti (opinione condivisa da molti esperti di Libia e immigrazione). La nave aveva poi sbarcato le persone soccorse a Pozzallo, in provincia di Ragusa.
Già dal 2017 Zuccaro aveva detto in numerose interviste e audizioni parlamentari di avere prove certe, ma inutilizzabili in tribunale, di contatti impropri tra ong e trafficanti libici. Le sue parole erano spesso state utilizzate da alcuni partiti politici – soprattutto Lega e Movimento 5 Stelle – per criticare il lavoro delle ong. Nessuna delle indagini aperte da Zuccaro ha mai portato a processi veri e propri, e quindi nemmeno a condanne. Era stato proprio Zuccaro, ieri, a chiedere l’archiviazione dell’inchiesta su Open Arms al gip di Catania.
Sembra che sullo stesso episodio rimanga aperta un’altra inchiesta della procura di Ragusa con accuse di violenza privata e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.