I risultati dei ballottaggi delle elezioni amministrative in Sicilia

Si votava in cinque comuni: il M5S ha vinto in due, la Lega in nessuno, l'affluenza è stata molto bassa

Roberto Gambino, candidato sindaco a Caltanissetta, vota per le elezioni amministrative, 28 aprile 2019.
(ANSA)
Roberto Gambino, candidato sindaco a Caltanissetta, vota per le elezioni amministrative, 28 aprile 2019. (ANSA)

Domenica il Movimento 5 Stelle ha vinto due ballottaggi su cinque in Sicilia, ottenendo la guida dei comuni di Caltanissetta e Castelvetrano, dopo che due settimane fa, al primo turno delle elezioni amministrativi nella regione, aveva perso Bagheria e Gela.

A Caltanissetta il candidato del Movimento 5 Stelle, Roberto Gambino, ha vinto con il 58,85 per cento dei voti, battendo il candidato del centrodestra Michele Giarratana. Repubblica scrive che su Gambino, anche se non ufficialmente, erano confluiti i voti della Lega.

A Castelvetrano, il paese in provincia di Trapani del boss latitante Matteo Messina Denaro, ha vinto l’esponente del M5S Enzo Alfano, che ha ottenuto il 64,67 per cento dei voti, quasi il doppio di quelli di Calogero Martire, appartenente a una lista civica.

La Lega invece non è riuscita a vincere in nessuno dei comuni dove era arrivata al ballottaggio, ovvero a Gela e a Mazara del Vallo (provincia di Caltanissetta e Trapani), nonostante Matteo Salvini in campagna elettorale avesse organizzato diversi comizi molto partecipati. Nei due comuni hanno vinto rispettivamente Salvatore Quinci (52,41 per cento) del centrosinistra, sostenuto anche da liste civiche e moderati, e Lucio Greco (52,45 per cento), appoggiato da Forza Italia e da alcune liste civiche.

A Monreale, in provincia di Palermo, ha vinto Alberto Arcidiacono, che era sostenuto anche dal movimento del governatore della Sicilia, Nello Musumeci (centrodestra). Arcidiacono ha sconfitto Piero Capizzi, sindaco uscente della città, con il 55,73 per cento dei voti.

La media dell’affluenza nei comuni in cui si è votato è stata molto bassa (43,60 per cento), ovvero un calo del 15,37 per cento rispetto al primo turno. Il crollo maggiore è stato a Gela, dove ha votato il 40,49 per cento degli aventi diritto rispetto al 58,41 per cento del primo turno.