Festa della Mamma: perché è oggi
La dobbiamo principalmente a una pacifista americana che morì nel 1905, in questo periodo
La Festa della Mamma si festeggia oggi nella maggior parte del mondo: per abitudine si celebra la seconda domenica di maggio, quindi non è in una data fissa, un po’ come la Pasqua. Le origini della Festa della Mamma risalgono a secoli fa, e sono collegate al culto della fertilità e della maternità. La Festa della Mamma per come la conosciamo oggi, però, esiste dalla fine dell’Ottocento, quando fu introdotta dalla pacifista americana Ann Reeves Jarvis, seguita da sua figlia Anna e poi da Julia Ward Howe (autrice tra l’altro del testo della celebre canzone “Battle Hymn of the Republic“).
Durante gli anni Sessanta dell’Ottocento, Ann Reeves Jarvis fu attiva nelle campagne per combattere la mortalità infantile dovuta alle malattie e alla contaminazione del latte. Dopo la Guerra civile americana, Jarvis cominciò a organizzare alcune giornate simili alla Festa della mamma: erano incontri, picnic e altri eventi per promuovere l’amicizia tra le madri che appartenevano a schieramenti che erano stati nemici negli anni della guerra tra Nordisti e Sudisti.
Nel 1870 Julia Ward Howe scrisse la “Mother’s Day Proclamation”, che esortava le donne ad assumere un ruolo attivo nel processo di pacificazione. Il 10 maggio del 1908 Anna Jarvis, figlia di Ann Reeves Jarvis, organizzò eventi dedicati alle madri nella sua città natale, Grafton (nel West Virginia), a Philadelphia e in altre città. Negli anni successivi i festeggiamenti per il giorno della mamma ebbero sempre più seguito, finché il presidente americano Woodrow Wilson ufficializzò la festa nel 1914.
La Festa della Mamma si festeggia in questo periodo dell’anno per via della data di morte di Ann Jarvis, avvenuta il 9 maggio 1905. Wilson stabilì che la festa cadesse la seconda domenica di maggio perché era sempre un giorno festivo che permetteva a madri e figli di passarlo insieme. La soluzione venne adottata in molti paesi occidentali, compresa l’Italia a partire dalla fine degli anni Cinquanta. Anna Jarvis, a dirla tutta, si impegnò per molti anni contro lo sfruttamento commerciale della festa, che riteneva contraddire lo spirito iniziale dell’idea di sua madre.
Se vi siete dimenticati un regalo e volete rimediare, con un po’ di ritardo, qui ci sono molte idee.
Oppure potete mandarle il bigliettino digitale che potete realizzare con il doodle di Google, dedicato alla festa, appiccicandoci cuori e fiori e inviandoglielo online. Che possiate vederla do
– Leggi anche: Madre è chi la madre fa
Gli anni scorsi, anche Twitter suggerì ai suoi utenti di ricordarsi la festa della mamma; il settimanale americano New Yorker, invece, ha una lunga tradizione di copertine dedicate alla festa della mamma. E poi c’è questo video, egiziano.