Che cos’è questo “decreto sicurezza 2”

Lo ha annunciato Salvini e ne sta circolando una bozza: parla di immigrazione e ordine pubblico, ma non è chiaro se e quando sarà presentato in Consiglio dei ministri

Matteo Salvini a Napoli (Alessandro Pone - LaPresseNapoli)
Matteo Salvini a Napoli (Alessandro Pone - LaPresseNapoli)

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto venerdì che presenterà in Consiglio dei ministri un “decreto sicurezza 2”, un nuovo decreto legge che come il primo “decreto sicurezza” dovrebbe occuparsi principalmente dell’arrivo di immigrati in Italia e di ordine pubblico.

Dopo l’annuncio, è circolata una prima bozza del testo: parla di un accrescimento dei poteri del ministro dell’Interno in materia di traffico navale e sbarchi dei migranti nei porti italiani (sottraendoli al ministero delle Infrastrutture); prevede pene molto severe per le Ong e per i manifestanti che agiscono contro le forze dell’ordine; e assegna maggiori risorse alle forze dell’ordine e agli uffici giudiziari per smaltire gli arretrati nei tribunali. Si tratta, appunto, di una bozza, non c’è ancora niente di concreto: il testo dovrà essere discusso e approvato dal Consiglio dei ministri e dovrà poi essere convertito in legge dal Parlamento. A giudicare dalle tensioni di questi giorni con gli alleati di governo, ottenere l’approvazione del testo sarà però piuttosto complicato.

Che cosa contiene la bozza del “decreto sicurezza 2”
La bozza del decreto contiene dodici articoli: la prima parte del testo è dedicata al contrasto dell’immigrazione.
Per quanto riguarda il soccorso in mare, chi svolge operazioni di soccorso senza rispettare gli obblighi previsti dalle convenzioni internazionali, le istruzioni delle autorità competenti nell’area in cui avviene il soccorso (quindi nella maggior parte dei casi la Marina libica rispetto alla sua area SAR) e quelle dello stato di bandiera, rischia multe tra i 3500 e i 5500 euro per ogni migrante trasportato. Sono previste anche sospensioni da 1 a 12 mesi della licenza rilasciata dall’autorità amministrativa italiana, o la sua revoca.

Con una modifica del codice di navigazione, viene attribuita al ministero dell’Interno la competenza per vietare o limitare il transito o la sosta nelle acque territoriali per motivi di ordine pubblico. Il ministero delle Infrastrutture, quindi, resterebbe competente solo in materia di sicurezza della navigazione e protezione dell’ambiente marino. Si prevede lo stanziamento di tre milioni di euro in tre anni per finanziare l’impiego di agenti di polizia stranieri per operazioni sotto copertura a contrasto dell’immigrazione clandestina.

La parte centrale del decreto è dedicata all’ordine pubblico: inasprisce le sanzioni per i reati di devastazione, saccheggio e danneggiamento commessi nel corso di manifestazioni o cortei, e trasforma da violazione amministrativa in reato le azioni di chi si opponga alle forze dell’ordine con qualsiasi tipo di resistenza, attiva o passiva. Vengono inoltre vietati i fumogeni, i petardi e i materiali “imbrattanti”.

C’è poi la norma che Salvini ha presentato come “spazzaclan”, che prevede l’istituzione di un commissario straordinario che avrebbe il compito di strutturare un programma di interventi per eliminare l’arretrato delle sentenze di condanna da eseguire nei confronti di imputati liberi e 800 assunzioni di “personale non dirigenziale”, per una spesa di 25 milioni di euro. La parte finale riguarda il rafforzamento delle misure di sicurezza a Napoli durante le Universiadi 2019, che si terranno a luglio, e prevede l’impiego di 500 militari.