Antonello Montante è stato condannato a 14 anni di carcere
L’ex presidente della Confindustria siciliana, famoso per le sue posizioni contro la mafia, era accusato di aver creato un sistema per influenzare le istituzioni regionali
L’ex presidente della Confindustria siciliana Antonello Montante è stato condannato a 14 anni di carcere per le accuse di “associazione per delinquere finalizzata alla corruzione” e “accesso abusivo a sistema informatico”. Montante – che aveva ottenuto una certa popolarità grazie alla sua immagine di imprenditore impegnato nella lotta antimafia – è stato condannato con rito abbreviato dal Giudice dell’udienza preliminare (GUP) di Caltanissetta, che ha deciso una pena superiore di tre anni a quella chiesta dalla procura.
Insieme a Montante sono state condannate anche molte delle persone che erano state arrestate con lui nel maggio 2018 e che erano accusate insieme a lui di aver creato un sistema in grado di influenzare le istituzioni siciliane anche grazie ad informazioni ottenute illecitamente dai database della polizia. Tra loro ci sono Gianfranco Ardizzone, ex comandante provinciale della Guardia di Finanza, Diego Di Simone, ex ispettore della polizia di Palermo poi capo della sicurezza per Confindustria, e Marco De Angelis, sostituto commissario prima alla questura di Palermo poi alla prefettura di Milano.
Montante è ancora indagato per “concorso esterno in associazione mafiosa”, mentre altri aspetti del furto di dati dai database della polizia sono oggetto di un altro processo a suo carico che sta continuando con rito ordinario.