Chelsea Manning è stata scarcerata
Chelsea Manning, l’ex militare statunitense che aveva fornito a Wikileaks centinaia di migliaia di documenti e materiali riservati che erano stati diffusi e pubblicati su Internet, è stata scarcerata negli Stati Uniti. Manning era stata incarcerata lo scorso 8 marzo per essersi rifiutata di testimoniare di fronte a un gran giurì – un tipo di giuria previsto negli ordinamenti anglosassoni che è chiamata a stabilire se le prove raccolte siano sufficienti per iniziare un processo penale nei confronti di qualcuno – nell’ambito dell’indagine statunitense su Wikileaks.
Manning, che si era rifiutata di testimoniare sostenendo di aver già detto tutto quello che sapeva alla corte marziale che la giudicò nel 2013, è stata liberata in seguito alla scadenza del termine dell’inchiesta del gran giurì. Secondo i suoi avvocati, però, Manning avrebbe ricevuto un nuovo mandato di comparizione per il prossimo 16 maggio e, se si rifiuterà di testimoniare di nuovo, probabilmente tornerà in carcere.
Manning era già stata condannata a 35 anni di carcere nel 2010 per aver fornito documenti riservati a Wikileaks centinaia di migliaia di documenti e materiali riservati diffusi e pubblicati su Internet: stette in carcere in tutto per circa sette anni prima che il presidente Barack Obama le concedesse la grazia nel 2017.