Alcuni giocatori dei Boston Red Sox si sono rifiutati di andare in visita alla Casa Bianca
La squadra è stata invitata per aver vinto le World Series, ma almeno dieci giocatori non si sono presentati
Venerdì la squadra di baseball dei Boston Red Sox, vincitrice delle ultime World Series, le finali del campionato di baseball nordamericano, ha visitato la Casa Bianca. Almeno una decina dei suoi giocatori (compresi quasi tutti quelli non bianchi) e il loro allenatore Alex Cora, di origini portoricane, non si sono presentati per protesta contro il presidente Donald Trump. La squadra e alcuni giocatori hanno detto, come scrive il Washington Post, «di rispettare la scelta di ognuno, ritenendola una questione privata». Nel suo discorso Trump non ha menzionato nessuno degli assenti.
LIVE: President Trump Welcomes the @RedSox to the White House! https://t.co/tF3WZUJ7ui
— The White House 45 Archived (@WhiteHouse45) May 9, 2019
Negli Stati Uniti la visita alla Casa Bianca è una tradizione per le squadre che vincono i campionati più importanti degli sport principali. In passato era già successo che alcuni giocatori di certe squadre si rifiutassero per questioni politiche di visitare la Casa Bianca, e l’anno scorso fu annullata la visita dei Philadelphia Eagles, la squadra di football che aveva vinto il Super Bowl, perché la maggior parte dei giocatori dissero che non avrebbero partecipato. Nel 2017 succede una cosa simile con i Golden State Warriors, la squadra che aveva vinto le finali NBA. I Boston Red Sox vinsero le World Series anche nel 2003 e nel 2007, quando il presidente era George W. Bush, e nel 2013, quando il presidente era Barack Obama. In tutti e tre i casi la maggior parte dei giocatori andò alla Casa Bianca l’anno seguente.