Dall’inizio del 2019 in Europa ci sono stati 34mila casi di morbillo, dice l’OMS
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), dall’inizio dell’anno in Europa si sono verificati oltre 34mila casi di morbillo, la maggior parte dei quali in Ucraina (circa 25mila). 13 persone sono morte a causa dell’epidemia di morbillo in Ucraina, Romania e Albania e secondo l’OMS il rischio di contagio e di diffusione della malattia negli altri stati europei è molto alto. «Se la risposta all’epidemia non sarà tempestiva e completa, il virus si farà strada nelle sacche di individui più vulnerabili e si diffonderà in altri paesi all’interno e all’esterno della regione», si legge in una nota dell’OMS.
Il morbillo è una malattia epidemica e altamente contagiosa: oltre a uno sfogo cutaneo, causa tosse, raffreddore e febbre alta, che di solito raggiunge picchi intorno ai 40 °C e può essere la causa di molte complicazioni, dalla polmonite all’encefalite (una pericolosa infezione che interessa il cervello e il resto del sistema nervoso centrale contenuto nella scatola cranica) passando per otiti di media entità. In alcuni casi può anche portare alla morte.
Non esiste un trattamento antivirale specifico per il morbillo e la vaccinazione è l’unico modo per prevenirlo. Epidemie di morbillo si stanno diffondendo in altre zone del mondo, come nelle Filippine, in Thailandia e negli Stati Uniti, dove si pensava che la malattia fosse stata debellata. Lo scorso mese l’Unicef aveva pubblicato un rapporto in cui scriveva che negli ultimi otto anni oltre 20 milioni di bambini non sono mai stati vaccinati contro il morbillo, e questo potrebbe essere uno dei motivi per cui le epidemie si stanno diffondendo così in fretta.