Le elezioni di Istanbul saranno ripetute
La commissione elettorale ha ribaltato una sua precedente decisione e l'esito del voto, a sindaco già insediato, accogliendo un ennesimo ricorso del partito di Erdoğan
La commissione elettorale turca ha deciso che le elezioni per il sindaco di Istanbul devono essere ripetute. Le elezioni si erano tenute il 31 marzo e avevano visto un lieve vantaggio del CHP sull’AKP, il partito del presidente Recep Tayyip Erdoğan, che governa la Turchia in modo autoritario. A Istanbul il primo aveva preso il 48,79 e il secondo il 48,51 per cento dei voti. Un primo ricorso dell’AKP era stato respinto, ma un secondo è stato oggi accolto.
Mentre Erdoğan aveva fatto ricorso, le tv e i giornali – in gran parte controllati dal governo – avevano iniziato a parlare di brogli accusando implicitamente l’opposizione di aver truccato le elezioni. Lo scorso 17 aprile la Commissione aveva stabilito la vittoria del CHP ad Ankara e a Istanbul. Il suo candidato Ekrem Imamoglu era diventato quindi formalmente il nuovo sindaco di Istanbul, terminando 15 anni consecutivi di potere dell’AKP. Martedì però l’AKP aveva presentato alla Commissione un’ultima richiesta di riconteggio dei voti, che oggi è stata accolta. Si voterà solo per il sindaco, e non per i consiglieri comunali: per quel voto, che invece era stato vinto dall’AKP, non è stato presentato nessun ricorso.
L’opposizione turca del CHP sta già protestando molto, sostenendo che la decisione sia il frutto di una «vera dittatura» e che sia «illegale vincere contro il partito di Erdoğan. Un sistema che reprime la volontà popolare e disprezza la legge non è democratico né legittimo». Erdoğan è stato sindaco di Istanbul dal 1994 al 1998 e una volta ha detto che «chi governa Istanbul governa la Turchia»; il candidato delle opposizioni però è molto popolare in città e l’esito delle nuove elezioni non è affatto scontato (anche perché sono le prime da quando la Turchia è in recessione). Le nuove elezioni dovrebbero tenersi il prossimo 23 giugno, dice BBC.