C’è stata una rara manifestazione contro il governo in eSwatini, l’ex Swaziland

Re Mswati III all'Assemblea generale dell'ONU, New York, aprile 2017
(AP Photo/Frank Franklin II)
Re Mswati III all'Assemblea generale dell'ONU, New York, aprile 2017 (AP Photo/Frank Franklin II)

Circa tremila persone hanno manifestato per chiedere riforme politiche a Manzini, la seconda città più importante dello stato di eSwatini, fino a un anno fa conosciuto come Swaziland. Il paese è grande più o meno come l’Abruzzo e ha 1,3 milioni di abitanti; è  l’ultima monarchia assoluta dell’Africa, è uno stato molto povero dove le cose vanno parecchio male e dove proteste e manifestazioni contro il governo sono rarissime. I partiti politici e i gruppi che chiedono democrazia sono vietati dal 1973 e il potere è concentrato nelle mani di re Mswati III.

Uno degli organizzatori, Wandile Dludlu del Fronte Democratico Unito dello Swaziland (SUDF), ha detto che «la marcia è stata un enorme successo. È stato incoraggiante vedere giovani e donne sfidare le misure prese dallo stato per soffocare la libertà». Ha anche aggiunto che «gli swazilandesi vogliono eleggere il loro governo. L’attuale situazione non è guidata dalle persone: è scelta dal re per servire il re, non la gente».