Le spie che denunciano gli evasori al fisco americano

Possono ottenere premi enormi, anche di decine di milioni di dollari, e negli ultimi anni c'è stata una forte crescita delle segnalazioni ai danni di grandi banche e società

(Zach Gibson/Getty Images)
(Zach Gibson/Getty Images)

Nel 2018 l’Internal Revenue Service (IRS), l’agenzia governativa statunitense che riscuote le tasse, ha distribuito 312 milioni di dollari alle persone che avevano denunciato evasori fiscali. È di gran lunga il record assoluto: precedentemente, la somma complessiva più alta assegnata con questo sistema era stata di 125 milioni, nel 2012. A contribuire significativamente è stato un singolo premio di circa 100 milioni, andato a una persona che aveva denunciato una grossa multinazionale. Quello dei premi a chi denuncia evasori è un sistema che esiste dalla fine degli anni Sessanta, che ha fatto recuperare diversi miliardi di dollari al fisco americano ma che nel tempo è stato spesso criticato.

L’IRS stima che ogni anno al fisco americano manchino oltre 450 miliardi di dollari. Il problema principale è rappresentato dagli evasori individuali, aveva spiegato il Wall Street Journal: lavoratori autonomi che hanno a che fare con grosse somme di denaro, per esempio, e milioni di persone che non compilano la dichiarazione dei redditi. Per questo, il fisco americano ha introdotto il sistema delle segnalazioni, che ha subìto una grossa espansione soprattutto a partire dal 2006, quando il Congresso ha stabilito che il premio per la segnalazione può arrivare fino al 30 per cento della somma recuperata, nei casi più grossi, che coinvolgono somme superiori ai 2 milioni di dollari.

Da allora si è visto un notevole aumento delle segnalazioni, anche se non è un processo molto semplice.

La maggior parte delle persone che fanno una segnalazione, anche piccola, passa attraverso un avvocato specializzato, che in cambio della compilazione dei moduli necessari trattiene solitamente tra il 25 e il 40 per cento del premio. Chi fa la denuncia deve presentare più prove possibili, e questo ha comportato in alcuni casi l’utilizzo di microfoni nascosti: una donna che lo indossò per denunciare una banca svizzera incassò, insieme a un’altra persona, 18 milioni di dollari, quando la banca dovette pagare al fisco una multa di 74 milioni di dollari.

Periodicamente c’è stato, anche nella politica statunitense, chi ha criticato questo sistema, sostenendo che fosse un modo per premiare le delazioni, con il rischio di incoraggiare le faide private. Questo problema è noto all’IRS, che infatti ha più volte spiegato che l’informatore tipico che ricorre a queste segnalazioni è proprio quello che cerca una vendetta privata, per esempio contro un ex compagno o compagna. Queste segnalazioni rappresentano normalmente quelle scartate dall’IRS, pari a circa i tre quarti del totale. Spesso invece gli informatori più affidabili sono i contabili o i dipendenti che hanno accesso ai registri finanziari di una società.

Nel 2018, per farsi un’idea, ci sono state 29mila segnalazioni. 186 persone hanno ricevuto un premio per aver correttamente segnalato dei casi di piccola evasione, ricevendo in totale 12 milioni di dollari. Ma 31 persone hanno ricevuto premi ben più consistenti per aver denunciato grossi evasori, riscuotendo in tutto 300 milioni.

In realtà, il grande aumento è stato dovuto a una modifica nel regolamento del sistema che ha accresciuto i premi per chi denuncia casi di evasione off-shore: diverse segnalazioni in sospeso da molto tempo sono perciò state processate l’anno scorso. In media ci vogliono sette anni dalla segnalazione per ottenere il premio. Normalmente chi fa le denunce riesce a rimanere anonimo, e deve ricordarsi poi di pagare le tasse sul premio ricevuto. Secondo il Wall Street Journal, l’IRS ultimamente è interessato soprattutto alle segnalazioni riguardo alle operazioni finanziarie off-shore, per esempio riguardo alle banche straniere che hanno nascosto all’agenzia i propri clienti americani.