Ha abdicato l’imperatore del Giappone
Era in carica da trent'anni, si è dimesso dopo una lunga e partecipata cerimonia per lasciare spazio a suo figlio Naruhito
Dopo una cerimonia durata alcune ore, stamattina ha abdicato l’imperatore del Giappone, Akihito. È stato in carica per trent’anni ed è stato l’unico a dimettersi negli ultimi duecento anni. Il suo posto verrà preso dal 59enne principe Naruhito, il suo primogenito.
Emperor Akihito went to the Imperial Palace Sanctuaries
to pay respects to the Sun Goddess, the souls of his
ancestors, and various deities. The Emperor read out a script written in ancient Japanese to tell them about his upcoming abdication ceremony. pic.twitter.com/oBVs6tJr8I— NHK WORLD News (@NHKWORLD_News) April 30, 2019
Il Giappone è la più antica monarchia al mondo ancora esistente, anche se dopo la Seconda guerra mondiale quello dell’imperatore è diventato un ruolo puramente rappresentativo. Akihito era diventato imperatore nel gennaio 1989 alla morte di suo padre Hirohito: ancora oggi è molto popolare e ammirato per il modo in cui ha rinnovato la figura dell’imperatore e per il suo lavoro nel superare le divisioni ancora esistenti legate alle guerre. Tra le altre cose è stato il primo imperatore a visitare la Cina, nel 1992, e a chiedere scusa per i danni causati dal suo paese nelle due guerre sino-giapponesi. Oggi ha 83 anni, ed è malato da tempo.
La giornata di Akihito è iniziata intorno alle 15, quando ha annunciato le sue intenzioni a varie divinità all’interno di un santuario nel Palazzo Imperiale. Il rituale dell’abdicazione vero e proprio è iniziato alle 17 – quando in Italia erano le 10 di mattina – ed è durato circa 10 minuti: l’evento è stato trasmesso in diretta dalla televisione nazionale. La cerimonia si è svolta nel “Matsu-no-Ma” (la Camera di pino), che è considerata la sala più prestigiosa del Palazzo: l’imperatore ha tenuto anche un ultimo breve discorso. Tecnicamente, Akihito resterà imperatore fino alla mezzanotte.
"I always received the nation's love… I wish Japan and the world peace and prosperity" – Japan's Emperor Akihito speaks at abdication ceremony as he steps down from the thronehttps://t.co/rPSEloEjKX pic.twitter.com/gsz85AiHGj
— BBC News (World) (@BBCWorld) April 30, 2019
Con l’abdicazione finirà anche l’era “Heisei” (“pace ovunque”), cioè il nome del regno con Akihito scelto quando salì al trono, e comincerà l’era “Reiwa” che significa “armonia e fortuna”. In Giappone, infatti, con ogni nuovo imperatore inizia anche un nuovo periodo che compone un calendario parallelo rispetto a quello gregoriano, che compare anche sui documenti ufficiali. Il 2019 era Heisei 31, o H31, cioè il trentunesimo anno dell’era Heisei, iniziata nel 1989. Quando diventerà imperatore Naruhito, l’anno verrà ribattezzato Reiwa 1 o R1.
La prima cerimonia di intronizzazione si svolgerà il primo maggio, sempre nel “Matsu-no-Ma” alle 10.30 del mattino e sarà molto breve. L’imperatore non parlerà durante questo evento, che è formalmente vietato alle donne: ci sarà però Satsuki Katayama, l’unica ministra nel gabinetto di Abe, poiché fa parte del governo di cui è prevista la presenza. Poco dopo, dalle 11.10, Naruhito prenderà parte a un’altra cerimonia di dieci minuti durante la quale pronuncerà il suo primo discorso da imperatore. Ancora una volta, Abe parlerà a nome del popolo. Saranno presenti la nuova imperatrice Masako e altri membri della famiglia reale, insieme ai rappresentanti del governo accompagnati dai loro coniugi. Non è invece prevista la presenza del vecchio imperatore.
Il 4 maggio, Naruhito e Masako faranno la loro prima apparizione pubblica, salutando i sostenitori dal Palazzo Imperiale. Appariranno sei volte durante il giorno, a partire dalle 10 del mattino. Si prevede una grande affluenza di persone poiché l’evento si svolgerà durante un periodo di vacanza. In occasione della stessa cerimonia con Akihito e Michiko si radunarono più di 100 mila persone. Il 22 ottobre la transizione si completerà con la proclamazione ufficiale.