Le foto del ciclone Kenneth in Mozambico
Le piogge copiose stanno causando grandi alluvioni nel nord del paese, complicando il lavoro dei soccorsi già messo a dura prova dal precedente uragano di marzo
Negli ultimi giorni il ciclone Kenneth ha portato piogge copiose e venti molto forti, con raffiche fino a 220 chilometri orari, in buona parte del Mozambico. La grande perturbazione ha causato la distruzione di migliaia di abitazioni e numerose inondazioni, che domenica hanno interessato soprattutto la zona di Pemba, sulla costa nord-orientale del paese.
Kenneth ha raggiunto la provincia di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico, lo scorso giovedì 25 aprile, causando la morte di almeno 5 persone e grandi devastazioni.
Le piogge intense sono cadute in una regione già molto esposta alle inondazioni, con il rischio concreto che molti fiumi straripino, causando ulteriori danni.
A Pemba abitano circa 200mila persone, che nella giornata di domenica hanno assistito all’aggravarsi delle alluvioni, con le strade coperte da acqua e fango.
A Natite, a nord di Pemba, decine di abitazioni sono crollate e si teme che pioggia e venti possano compromettere ulteriormente la situazione nelle prossime ore.
Le squadre di soccorso lavorano da giorni per mettere in sicurezza la popolazione, e si stima ci siano in tutto il Mozambico almeno 20mila sfollati.
Secondo le Nazioni Unite, almeno 1,8 milioni di persone hanno necessità di aiuto e assistenza nel Mozambico centrale, già messo a dura prova dal ciclone Idai a marzo e che ha causato la morte di almeno mille persone tra Zimbabwe, Malawi e Mozambico.
È la prima volta che due cicloni così potenti raggiungono il Mozambico a breve distanza tra loro. I danni già causati da Idai si sono aggravati con l’arrivo di Kenneth, rendendo molto difficili gli spostamenti nel paese e le attività di soccorso.