Oltre 200 studenti di due università di Los Angeles sono stati messi in quarantena per contenere un’epidemia di morbillo
Giovedì più di 200 tra studenti e dipendenti di due università pubbliche con sede a Los Angeles, in California, sono stati messi in quarantena nel tentativo di prevenire la diffusione di un’epidemia di morbillo. Gli studenti e i dipendenti interessati dalle misure non sono stati in grado di dimostrare di essere stati vaccinati contro il morbillo dopo che in questi giorni nei campus delle due università se ne erano verificati due casi. Le due università sono la University of California (UCLA), e la California State University (CSU). Agli studenti e al personale interessato dalla quarantena è stato ordinato di rimanere a casa, di evitare il contatto con gli altri e di informare le autorità mediche nel caso in cui sviluppassero i sintomi del morbillo. In tutto dall’inizio dell’anno sono stati registrati cinque casi di morbillo nella contea di Los Angeles.
Il morbillo, oltre a uno sfogo cutaneo, causa tosse, raffreddore e febbre alta, che di solito raggiunge picchi intorno ai 40 °C e può essere la causa di molte complicazioni, dalla polmonite all’encefalite (una pericolosa infezione che interessa il cervello e il resto del sistema nervoso centrale contenuto nella scatola cranica) passando per otiti di media entità. È estremamente contagioso e negli Stati Uniti era stato eliminato come malattia endemica nel 2000, ma può ovviamente ancora verificarsi se portato dall’esterno. Secondo il centro per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive degli Stati Uniti, dall’inizio dell’anno si sono verificati già 659 casi di morbillo in 22 stati.
Il morbillo è diventato nelle ultime settimane un motivo di seria preoccupazione negli Stati Uniti, principalmente dopo che se ne erano registrati centinaia di casi a New York. In quel caso, si ritiene che il virus sia stato diffuso da alcuni bambini non vaccinati di famiglie ebree ultraortodosse che non hanno seguito i consigli delle autorità e dei principali leader religiosi, facendosi convincere da una vasta campagna antivaccinista. Le autorità sanitarie americane credono che l’abbiano portato negli Stati Uniti di ritorno dal Sukot, una festività ebraica per cui molti fedeli fanno un pellegrinaggio in Israele, dov’era in corso proprio un’epidemia di morbillo. Nel 2017 si stima che la malattia abbia ucciso 110mila persone nel mondo.