Secondo un rapporto ONU, nel 2019 le truppe Nato e filogovernative in Afghanistan hanno ucciso più civili di talebani e ISIS messi insieme
Secondo un rapporto dell’ONU pubblicato mercoledì, nel 2019 in Afghanistan le forze della Nato e quelle governative hanno ucciso più civili di quanti non ne abbiano uccisi i talebani e l’ISIS insieme. È la prima volta da dieci anni, cioè da quando le Nazioni Unite hanno iniziato a contare i morti civili in Afghanistan, che il numero di morti collaterali degli attacchi delle forze che sostengono il governo di Kabul è superiore a quello dei gruppi terroristici locali. Nei primi tre mesi del 2019, 581 civili afghani sono stati uccisi e 1.192 sono stati feriti, stando ai numeri delle Nazioni Unite. I gruppi terroristici hanno ucciso 227 civili e ferito 736 persone, mentre nello stesso periodo, le forze filogovernative hanno complessivamente causato 305 morti e 303 feriti, il 39 per cento in più rispetto al primo trimestre del 2018: tra queste le truppe Nato hanno causato la morte di 146 civili, più di un quarto del numero totale, la maggior parte dei quali sono morti durante i raid aerei.
In generale però, l’Onu ha detto che il numero di morti civili è diminuito del 23 per cento rispetto all’anno scorso e il più basso dal 2013: uno dei motivi potrebbe essere la diminuzione degli attentati suicidi. Non è chiaro se la ragione siano state le condizioni invernali particolarmente rigide o piuttosto se le parti in conflitto abbiano adottato misure per proteggere meglio i civili. Le tre principali cause di morte dei civili sono stati gli scontri a terra (35 per cento), gli attacchi con ordigni esplosivi improvvisati (28 per cento) e le operazioni aeree (13 per cento).