Un uomo si è dichiarato colpevole di aver condiviso il video dell’attentato di Christchurch
Philip Arps, un uomo neozelandese di 44 anni, si è dichiarato colpevole in un processo in cui è accusato di aver distribuito il video che mostra l’attentato compiuto a Christchurch da Brenton Tarrant, in cui morirono 50 persone. Arps resterà in carcere fino al 14 giugno, quando sarà emessa una sentenza nei suoi confronti: il massimo della pena prevista è di 14 anni. Arps è accusato di aver condiviso il video e anche di aver chiesto a un amico di inserire nel video una sorta di contatore che teneva il numero dei morti. Secondo l’accusa Arps condivise poi il video modificato con circa 30 colleghi.
Il video dell’attentato di Christchurch fu girato direttamente dall’attentatore e trasmesso in diretta sul suo profilo Facebook. Fu ovviamente rimosso, ma qualcuno riuscì a ottenerlo e farlo girare, nonostante la polizia avesse chiesto di non farlo. Poco dopo l’attentato fu comunicato che era contro la legge non solo possedere o distribuire quel video, ma anche guardarlo. Oltre ad Arp, almeno altre cinque persone sono state accusate di aver condiviso il video.