Le mappe che mostrano le rotte sugli aerei cambieranno

Forniranno più informazioni sui posti sorvolati, consiglieranno ristoranti e hotel e venderanno i biglietti delle principali attrazioni

(The Yomiuri Shimbun via AP Images)
(The Yomiuri Shimbun via AP Images)

Il Wall Street Journal racconta come cambierà uno degli intrattenimenti comuni e più popolari sugli aerei che percorrono tratte lunghe, cioè le mappe che mostrano la rotta di viaggio. È una delle poche cose che cattura l’attenzione dei passeggeri, ansiosi di conoscere l’itinerario del volo, il tempo che troveranno a destinazione, sopra che posti stanno volando, e di ripassare un po’ di geografia. Quella mappa così noiosa, introdotta più di 30 anni fa, è più popolare di film, programmi tv e giochi messi a disposizione dalle compagnie aeree, e viene guardata almeno una volta dal 60-65 per cento dei passeggeri, dice Jon Norris, vice presidente del marketing dell’azienda di mappe FlightPath3D.

La mappa funziona perché distrae dalla noia, fornisce pretesti per fare conversazione e anche perché riduce un po’ l’ansia di volare: le informazioni che fornisce – come altitudine, temperatura, velocità di navigazione e distanza dalla meta – danno un senso di controllo ai passeggeri dell’aereo, dove l’unica cosa che possono fare è affidarsi al pilota e all’equipaggio. Le mappe vennero introdotte nel 1982 dall’azienda Airshow Inc, e mostravano poche informazioni in modo molto rudimentale. Nel tempo hanno aumentato la quantità di dati, hanno migliorato la grafica e spesso si trovano non solo su pochi schermi condivisi in cabina ma anche su schermi individuali montati sul sedile anteriore. Alcune mappe – come quelle di FlightPath3D, che le fornisce a più di 50 compagnie aeree – sono interattive, e si possono seguire anche su tablet e cellulari grazie al sistema Wi-Fi dell’aereo.

Nei prossimi tempi, scrive il WSJ, le mappe si evolveranno ancora: «Forniranno dettagli enciclopedici sul Monte Fuji mentre lo state sorvolando, seguiranno il volo del vostro coniuge e permetteranno di ingrandire i punti di interesse di un posto, come per esempio le 10 migliori attrazioni di Disneyland secondo i social network». La mappa sarà personalizzata con i dettagli di viaggio di ogni passeggero e allo stesso tempo entrerà nei particolari del volo, specificando gli orari a cui verranno serviti i pasti e quali lingue parlano gli assistenti. Norris di FlightPath3D chiama il nuovo sistema “geotainment”, una forma di intrattenimento che si basa sulla geografia e che potrebbe «generare nuove entrate».

Le nuove mappe resteranno probabilmente gratuite ma consentiranno comunque alle compagnie aeree di fare profitti, per esempio vendendo i biglietti delle attrazioni turistiche che consigliano, o con la pubblicità di hotel, ristoranti e parchi. Permetteranno anche di prenotare viaggi futuri, generando così altra pubblicità; inoltre i dati degli utenti saranno raccolti dalle compagnie aeree che potranno inviare pubblicità collegate ai nuovi itinerari nei giorni successivi. Già ora le mappe più avanzate di FlightPath3D segnalano più di 400 mila luoghi di interesse, permettono di zoomare fino al livello stradale, mostrano foto dei luoghi prese da Instagram e i voti dati dalle attrazioni principali sui social network.

Anche Panasonic è da poco entrata nel mercato delle mappe delle rotte aeree e progetta di lanciare un nuovo prodotto, Arc, nei primi mesi del 2020. L’ha sviluppato servendosi delle competenze di uno studio digitale danese acquistato nel 2015 e del lavoro di esperti di grafica per videogiochi per realizzare una grafica e nuove funzioni all’avanguardia. Ha anche stretto un accordo con FlightAware, che fornisce dati sulle rotte di volo, e con Raleigh & Drake, che aggrega consigli di viaggio dai social media. Arc fornirà informazioni su ogni posto che verrà sorvolato, farà quiz geografici, e potrà inviare avvisi, per esempio un suono ogni volta che si sorvola un confine. Sarà anche possibile guardare il volo dalla prospettiva del pilota e fingere di guidare l’aereo, mentre i bambini potranno trasformarlo virtualmente in un dinosauro volante.