La Cina progetta di mandare milioni di studenti a vivere in campagna per aiutare l’economia delle zone più povere
La Cina sta organizzando un piano per mandare più di 10 milioni di studenti delle scuole superiori e delle università a vivere nelle città di campagna per – nelle intenzioni del governo – contribuire allo sviluppo tecnologico, culturale e medico delle aree rurali. Il piano, promosso dalla Lega della Gioventù Comunista Cinese (LGC), la principale organizzazione politica giovanile del paese, dovrebbe iniziare nel 2022 e sarebbe un tentativo di aiutare la crescita dell’economia di alcune delle zone più povere della Cina.
Gli studenti vivranno in campagna durante le vacanze estive e, secondo la LGC, lo faranno volontariamente, per contribuire con le loro conoscenze e abilità allo sviluppo tecnologico delle aree più arretrate. I luoghi che avranno la priorità saranno le ex basi rivoluzionarie, le zone più povere e le aree delle minoranze etniche. Zhao Yue, un portavoce della LGC, ha detto al Global Times che il piano ha l’obiettivo di «dare nuovo slancio all’economia rurale cinese, perché i giovani istruiti potrebbero svolgere un ruolo chiave nel colmare le lacune che ci sono tra le aree urbane e quelle rurali, creando nuovi modelli di sviluppo e rivelando il potenziale di crescita della campagna». Il Guardian scrive che il piano è stato molto criticato su Weibo, uno dei principali social media cinesi, dove diversi utenti l’hanno paragonato alla Grande rivoluzione culturale promossa da Mao Tse Tung nel 1966, in cui milioni di giovani studenti vennero mandati a vivere nelle campagne.