L’alleanza dei sovranisti per le europee

L'ha presentata oggi Salvini a Milano: si chiamerà "Alleanza europea dei popoli e delle nazioni" e raccoglierà partiti di destra ed euroscettici

(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)
(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

Dopo le prossime elezioni europee del 26 maggio, al Parlamento nascerà un nuovo gruppo che raccoglierà i partiti euroscettici e della cosiddetta “destra patriottica” o “sovranista”. Si chiamerà “Alleanza europea dei popoli e delle nazioni” (EAPN, dal suo acronimo in inglese) e punterà a diventare il primo partito del Parlamento Europeo. L’atteso annuncio della nascita di quella che era stata chiamata “alleanza dei sovranisti” è stato fatto a Milano, durante una conferenza stampa organizzata dal segretario della Lega Matteo Salvini, il coordinatore della nuova iniziativa.

La nuova formazione, ha spiegato Salvini, partirà dal gruppo europeo ENF, che attualmente comprende gran parte dei partiti della destra radicale europea (tra cui anche la Lega e il Rassemblement National di Marine Le Pen) ma punta ad allargarsi a nuovi alleati. Il più importante tra quelli che hanno accettato le offerte di Salvini è Alternativa per la Germania (AfD), il partito della destra radicale tedesca che attualmente fa parte dell’EFDD (il gruppo europeo di cui fa parte anche il Movimento 5 Stelle) e che all’incontro di Milano era rappresentato da Jörg Meuthen, capogruppo al parlamento tedesco e portavoce federale del partito. Secondo i sondaggi, AFD eleggerà all’incirca una dozzina di deputati al prossimo Parlamento Europeo. È stato Meuthen a fare l’annuncio della nascita della nuova formazione e a illustrarne il nome. Nel suo discorso ha più volte ricordato che il gruppo si ispira a valori «di destra» e «patriottici».

Insieme a Salvini e Meuthen c’erano anche Anders Vistisen, presidente della sezione giovanile del Partito del Popolo Danese, e Olli Kotro, rappresentante del Partito dei Veri Finlandesi (attualmente sono entrambi parte del gruppo europeo dei conservatori euroscettici ECR). Sono due formazioni piuttosto importanti nei loro paesi (il Partito del Popolo Danese è da tempo al governo con una coalizione di centrodestra) ma che in Europa sono considerate pesi leggeri: insieme non dovrebbero riuscire a eleggere più di cinque deputati. Per fare un confronto: secondo gli attuali sondaggi la Lega ne eleggerà 28, otto in più dei 20 che si prevede riuscirà a eleggere il Rassemblement National di Marine Le Pen (qui trovate tutte le stime).

Il danese Vistisen e il finlandese Kotro hanno entrambi sottolineato che le priorità del gruppo saranno la difesa dell’identità europea e la chiusura nei confronti dell’immigrazione. Kotro, in particolare, ha parlato esplicitamente della minaccia costituita «dall’Islam politico» e dal «multiculturalismo». Entrambi hanno sottolineato che ci sono differenze tra i partiti che formeranno il nuovo gruppo. Vistisen però ha ricordato che «sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono», mentre Kotro ha parlato esplicitamente di differenze «geopolitiche» (come il PIS polacco, anche il suo partito è particolarmente ostile alla Russia, al contrario di Lega e RN). Quando le domande dei giornalisti hanno toccato questo punto, Salvini si è dimostrato molto cauto: ha detto che le attuali alleanze (cioè la NATO) non sono in discussione, che l’atteggiamento del nuovo gruppo parlamentare nei confronti della Russia sarà discusso in futuro e che la sua ostilità alle sanzioni europee contro la Russia è un’opinione sua e personale. Non si è parlato molto di economia, invece, anche se tutti i partiti stranieri presenti all’incontro sono per mantenere al minimo il deficit pubblico e chiedono ai paesi del Sud Europa, come l’Italia, un severo rispetto delle regole europee.

All’incontro non erano rappresentati alcuni dei partiti che Salvini corteggia da più tempo, come il Partito Diritto e Giustizia (PIS), attualmente al governo in Polonia. Il PIS dovrebbe riuscire a eleggere ben 20 deputati alle prossime elezioni europee, è attualmente parte del gruppo europeo ECR e fino a questo momento ha respinto tutte le proposte di alleanza di Salvini. Una delle ragioni è che i polacchi sono particolarmente ostili alla Russia e sono molto sospettosi delle buone relazioni che Salvini e Le Pen hanno con il presidente russo Vladimir Putin. Un altro leader molto corteggiato da Salvini e Le Pen è il presidente ungherese Viktor Orban, non tanto per i parlamentari che il suo partito Fidesz riuscirà ad eleggere (circa una dozzina, secondo i sondaggi), ma soprattutto per il suo carisma e per il riconoscimento di cui gode a livello internazionale. Per il momento, però, Orban sembra intenzionato a rimanere all’interno del Partito Popolare Europeo, la formazione centrista nella quale sembrerebbe voler confluire anche il PIS polacco.

Senza l’apporto di questi gruppi sembra difficile che Salvini riuscirà a trasformare la sua alleanza nel primo gruppo al Parlamento, come ha dichiarato di voler fare, un obiettivo che sembra difficile da raggiungere anche nel caso in cui Salvini dovesse riuscire a mettere insieme tutte le formazioni euroscettiche, compreso il Movimento 5 Stelle. Secondo le attuali stime gli euroscettici aumenteranno il loro peso in Europa, ma senza intaccare la maggioranza formata da Popolari, Socialisti e Liberali.