Il disastroso primo episodio di “Game of Thrones”
Non quello che conosciamo ma la prova generale, mai diffusa e fallimentare, tanto che poi si parlò della «più grande operazione di salvataggio della storia di Hollywood»
Meno di dieci anni fa Game of Thrones – una delle serie tv più costose, discusse e premiate di sempre – rischiò di non essere fatta, perché l’episodio di prova, quello girato per convincere qualcuno a mettere i soldi, fu un disastro. Dopo che fu girato fu rifatto quasi tutto da capo, cambiando trama, regista, attori e ambientazioni. Si pensa che solo il 10 per cento dell’episodio pilota di Game of Thrones sia rimasto in”Winter is coming”, quello che tutti conoscono come primo episodio della serie.
George R. R. Martin scrisse il primo dei libri da cui è tratto Game of Thrones nel 1996. Negli anni qualcuno si interessò a trarre un film da uno o alcuni dei suoi libri, ma non se ne fece niente perché la storia era così grande e complessa che alla fine si decideva sempre che fosse impossibile farne un film o una serie tv. Per riuscirci, i due creatori David Benioff e D. B. Weiss – che non avevano quasi nessuna esperienza televisiva – dovettero fare un colloquio/questionario con Martin, che per esempio chiese loro chi pensavano fossero i genitori di Jon Snow. Ci vollero poi quattro anni prima che il primo episodio andasse in onda. “Winter is coming” andò in onda il 17 aprile 2011, ma l’episodio pilota fu girato più di un anno prima, nel 2009.
Prima di Game of Thrones, Weiss non aveva fatto niente di particolarmente notevole. Il suo amico Benioff, che lo chiamò per collaborare alla serie, si era invece fatto notare come sceneggiatore di Troy e autore del libro e della sceneggiatura di La 25ª ora, diretto da Spike Lee. Dopo aver convinto Martin a dare loro i diritti dei libri e la HBO a finanziare il progetto, Weiss e Benioff si misero al lavoro sul pilota. Per dirigerlo chiamarono Tom McCarthy, che nel 2015 avrebbe diretto l’apprezzato Il caso Spotlight e che allora era noto soprattutto per il film L’ospite inatteso, un film drammatico ambientato nella Manhattan dei nostri giorni.
Le riprese del pilota di Game of Thrones furono fatte in Scozia, Irlanda del Nord e Marocco, tra il 24 ottobre e il 19 novembre 2009. Quell’episodio non è mai stato diffuso pubblicamente ma negli anni Weiss, Benioff e molti attori ne hanno parlato; e poi sono usciti stralci di sceneggiatura e un paio di immagini. Si pensa che costò circa 5 milioni di dollari e Benioff ha detto che aveva «svariati problemi», compreso «confondere gli spettatori in modo involontario».
Il pilota di Game of Thrones aveva il non facile compito di condensare numerose informazioni su un mondo che per molti spettatori era sconosciuto: di ambientazione medievale ma con una componente fantasy, con diversi regni in lotta tra loro, con antiche rivalità, incesti, intrighi, dubbie paternità, gelosie e ambizioni. C’era la necessità di immergere lo spettatore in un mondo nuovo e complesso. Bisognava dare allo spettatore tante informazioni, in modo chiaro ma non didascalico. Bisognava poi presentare almeno una decina di personaggi principali, dando al pubblico qualcuno da amare e qualcun altro da odiare, rimanendo fedeli al libro ma anche capendo che la tv prevedeva tempi e modi diversi. Tutto questo in meno di un’ora. Il pilota non ci riuscì.
Da quanto è stato detto e scritto sul pilota di Game of Thrones, sembra di capire che fosse macchinoso, con dialoghi troppo impostati e, soprattutto, con grandi problemi di esposizione della trama. Benioff stesso spiegò che dopo che aveva mostrato il pilota ad alcuni amici sceneggiatori, questi gli dissero di non aver capito che Jaime, Cersei e Tyrion Lannister fossero fratelli: un elemento fondamentale per capire molto di quello che accade nella serie e anche solo nel primo episodio. Craig Mazin, uno di quegli amici, ha raccontato di aver detto: «Avete un problema immenso». E che quando loro gli chiesero consigli su cosa dovessero fare, lui rispose: «Cambiare tutto».
Nel pilota erano anche diverse le attrici che interpretavano Daenerys Targaryen e Catelyn Stark: Tamzin Merchant e Jennifer Ehle evidentemente non convinsero e si decise di sostituirle con Emilia Clarke e Michelle Fairley. John Standing – che nella serie è Jon Arryn, un personaggio che si vede solo da morto – ha raccontato che la morte di Arryn (per mano di Cersei) fu girata, ma che fu tagliata perché «fuori di testa».
Sembra poi che nel pilota ci fossero anche alcune notevoli differenze rispetto a quello che effettivamente si vede in “Winter is coming”. Da alcuni estratti di sceneggiatura si vede per esempio che era prevista una scena in cui Catelyn provava a convincere il marito Ned a dare loro figlia Sansa in sposa a Joffrey Baratheon, per «farla diventare una principessa». Era poi previsto che (come accade nei libri) gli Estranei parlassero una strana lingua «glaciale», già nei primi minuti dell’episodio, ma non che Khal Drogo stuprasse Daenerys.
Nell’episodio pilota fu anche girato un cameo in cui Martin interpretava un nobile di Pentos (una città di Essos, uno dei due continenti di Game of Thrones) che indossa un buffo copricapo e partecipa al matrimonio di Daenerys. Quella scena fu girata in Marocco, dove Game of Thrones riusò parte del set usato per il film del 2005 Le crociate – Kingdom of Heaven. Ma tutte le scene girate in Marocco furono tagliate e rigirate a Malta, e quindi niente cameo di Martin.
Finite le riprese del pilota passarono circa quattro mesi prima che HBO desse il via libera alla serie, per far sì che nel giugno 2010 venisse quasi interamente rigirato il disastroso pilota. Fu anche cambiato regista: al posto di McCarthy fu chiamato Tim Van Patten, che aveva diretto episodi di serie come Sex and the City, I Soprano e The Wire.
In “Winter is coming” furono inserite diverse scene di spiegazione: appena compaiono in scena Jaime e Cersei, lui le dice «in quanto tuo fratello, devo dirti che…»; e quando compare Tyrion c’è una voce fuori campo che lo definisce «il nano, il fratello della regina», cioé Cersei. Più in generale, si scelse di essere meno fedeli al libro. Se guardando il pilota vi chiedete come mai non ci sono per esempio scene in cui Catelyn parla da sola con sua figlia Sansa, è probabilmente perché furono girate con una Catelyn diversa e mai ri-girate.
Nonostante qualche critica e nonostante l’episodio sia considerato non al livello dei migliori delle stagioni successive, oggi “Winter is coming” è ritenuto un ottimo esempio di introduzione in un mondo narrativo, perché spiega e introduce grandi eventi ma anche piccole dinamiche relazionali e caratteriali, con anche qualche momento divertente. Mazin – l’amico sceneggiatore a cui Weiss e Benioff mostrarono il pilota – ha descritto così quello che pensò dopo aver visto “Winter is coming” e la prima stagione di Game of Thrones:
Restai a bocca aperta. E ricordo molto bene che andai a dire a Benioff e Weiss: «Questa è la più grande operazione di salvataggio della storia di Hollywood». Perché non è che avevano salvato qualcosa di brutto rendendolo bello. Avevano preso una completa cagata e l’avevano trasformata in qualcosa di fantastico.