Il sottosegretario Spadafora dice che il ddl Pillon “è archiviato”

Che "non arriverà mai in aula" e che bisogna scrivere un nuovo testo

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche giovanili, Vincenzo Spadafora, durante un evento del M5S, Roma, 30 marzo 2019 (ANSA/ANGELO CARCONI)
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche giovanili, Vincenzo Spadafora, durante un evento del M5S, Roma, 30 marzo 2019 (ANSA/ANGELO CARCONI)

Vincenzo Spadafora, sottosegretario di governo del M5S, ospite alla trasmissione Omnibus su La7, ha parlato del disegno di legge Pillon su separazione e affido condiviso, dicendo:

«Il provvedimento Pillon è chiuso, quel testo non arriverà mai in aula, è archiviato. Adesso bisogna scrivere un nuovo testo, che probabilmente prenderà anche qualcosa di buono, ma molto poco, per andare incontro ai temi del diritto di famiglia, ma non come aveva pensato Pillon. Sono state fatte le audizioni in Commissione Giustizia, adesso c’è un nuovo tavolo Lega-M5S al quale sono invitate anche le opposizioni».

Il disegno di legge 735, meglio conosciuto come “ddl Pillon”, introduce una serie di modifiche in materia di diritto di famiglia, separazione e affido condiviso dei e delle minori. Prende il nome dal senatore della Lega Simone Pillon, uno degli organizzatori del Family Day, uno dei portavoce delle principali battaglie dell’integralismo cattolico e il promotore del gruppo parlamentare Vita famiglia e libertà che porta avanti in modo trasversale all’interno del governo italiano molte posizioni espresse anche dal Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona. È un progetto molto contestato da avvocati, psicologi e operatori che si occupano di famiglia e minori, dai centri antiviolenza e dai movimenti femministi, ma anche dalle relatrici speciali delle Nazioni Unite sulla violenza e la discriminazione contro le donne che lo scorso 22 ottobre hanno inviato una lettera al governo italiano.

Va comunque precisato che nel “contratto di governo” a cui spesso gli esponenti dell’attuale maggioranza si richiamano, cioè il documento con il quale Lega e M5S hanno definito i progetti della loro alleanza, è presente il contenuto generale del disegno di legge Pillon: equili­brio tra entrambe le figure genitoriali e tempi paritari; mantenimento in forma di­retta senza automatismi; contrasto della cosiddetta a­lienazione genitoriale. Non è invece citata esplicitamente la mediazione civile obbligatoria per le questioni in cui siano coinvolti figli minorenni. Chi contesta il ddl lo considera anche non emendabile, cioè da rifiutare completamente. In ogni caso a oggi il ddl Pillon non è ancora stato ritirato dalla commissione Giustizia.