Facebook vieterà tutte le forme di sostegno al nazionalismo e al separatismo bianco
Equiparandole ad altre forme già vietate di suprematismo bianco e razzismo
Facebook ha annunciato che vieterà tutte le forme di lode o appoggio al nazionalismo bianco e al separatismo bianco sulle piattaforme di sua proprietà, quindi anche su Instagram. La decisione è stata presa dopo l’attentato del 15 marzo a Christchurh, in Nuova Zelanda, dove un uomo che si era definito un “suprematista bianco” aveva ucciso 50 persone che si trovavano in due moschee della città, trasmettendo in diretta su Facebook la strage.
«Le nostre politiche hanno per molto tempo proibito forme di odio basate su caratteristiche come la razza, l’etnia o la religione, incluso il suprematismo bianco», dice una nota pubblicata il 27 marzo da Facebook, «Non abbiamo però applicato la stessa logica alle espressioni di nazionalismo bianco e separatismo bianco, perché pensavamo ai concetti più ampi di nazionalismo e separatismo, come l’orgoglio americano o il separatismo basco, che sono una parte importante dell’identità delle persone».
Un’indagine di Vice, lo scorso anno, aveva raccontato che le regole di moderazione dei contenuti su Facebook permettevano esplicitamente la pubblicazione di frasi come “Sono un fiero nazionalista bianco” o “Gli Stati Uniti dovrebbero essere una nazione bianca”, laddove erano comunque già vietati riferimenti diretti ad altre forme di suprematismo bianco. La decisione annunciata mercoledì da Facebook è stata presa dopo mesi di discussioni e revisione delle sue politiche di moderazione dei contenuti. Facebook ha aggiunto anche che indirizzerà le persone che cercano di pubblicare contenuti associati al nazionalismo o al separatismo bianco verso l’organizzazione no profit Life After Hate, che aiuta le persone a lasciare i gruppi d’odio.