“Game of Thrones” fino a qui
Un riassunto e le cose da sapere sulle prime sette stagioni, ora che sta per arrivare l'ottava (e ultima)
L’ottava e ultima stagione di Game of Thrones inizierà il 14 aprile e finirà il 19 maggio, dopo sei episodi. Sono passati più di 600 giorni dall’ultimo episodio della settima stagione e ne sono passati quasi tremila dal primo della prima, andato in onda nell’aprile 2011. In sette stagioni sono andati in onda 67 episodi di Game of Thrones, con una durata complessiva di oltre 50 ore. In mezzo, molte cose sono cambiate: bambine e bambini sono diventati donne e uomini, nemici sono diventati amici e amici sono diventati nemici, moltissimi sono morti e alcuni sono morti più di una volta. Per dirne una: eravamo partiti con tre uova che forse avevano dentro dei draghi e oggi ci ritroviamo con due grandi draghi e un “drago zombie”. È comprensibile essersi dimenticati qualcosa ma non avere tempo o voglia di dedicare altri tre giorni della propria vita a una ri-visione di sette stagioni di Game of Thrones. Un ripasso torna però molto utile per gustarsi meglio l’ottava stagione. Partiamo:
Prima stagione
Per far capire subito cosa sarà davvero importante nella serie, la stagione inizia con tre Guardiani della Notte che vanno oltre la Barriera e vedono un’Estranea (ma chi non aveva letto i libri non ne aveva idea). Un po’ più a sud, ma sempre a Westeros, Ned Stark è l’unico che sembra curarsi dell’Inverno che sta per arrivare. Nel primo episodio gli Stark ospitano a Grande Inverno i Lannister in visita da Approdo del Re, la capitale dei Sette regni. Il primo episodio è anche l’unico in cui si vede la famiglia Stark al completo: tutti vivi e tutti insieme. Re Robert e il suo amico Ned Stark parlano subito di Lyanna Stark, che diventerà molto importante nelle stagioni successive. Re Robert chiede a Ned Stark di diventare il suo Primo Cavaliere, visto che l’altro è morto. Ned accetta, per fedeltà e amicizia, e va ad Approdo del Re insieme alle figlie Sansa e Arya.
Succede però che Bran Stark, figlio di Ned, vede Jaime che fa sesso con sua sorella Cersei. Jaime quasi lo uccide («le cose che faccio per amore»), ma non ci riesce. Segue un altro tentativo di uccidere Bran. Gli Stark danno la colpa ai Lannister. Ned intanto è arrivato ad Approdo del Re e si trova in una posizione molto difficile: perché re Robert muore e il nuovo re, il giovane e arrogante Joffrey, fa decapitare Ned Stark, che nel frattempo era stato tradito da Ditocorto. È guerra tra Lannister e Stark, guidati da Robb Stark, figlio di Ned. Intanto Catelyn Stark, la moglie di Ned, ha fatto prigioniero Tyrion Lannister; Sansa è costretta a restare ad Approdo del Re e Arya riesce invece a scappare, dopo aver avuto modo di incontrare uno dei suoi maestri: Syrio Forel. Jon Snow, ufficialmente figliastro di Ned, è diventato invece un Guardiano della Notte, lassù a Castello Nero.
A Essos invece c’è Daenerys che sbuca – non bruciata – da un incendio, con tre teneri draghetti. Prima è stata venduta dal fratello (che poi fa uccidere), stuprata dal marito (con cui poi va d’accordo), oggetto di un tentato omicidio (da cui viene salvata da Jorah Mormont), ingannata da una strega e abbandonata da gran parte della sua tribù.
La prima stagione è piena di promesse disattese (con grandi conseguenze sulle stagioni a venire) e indizi e ammiccamenti su quello che succederà poi. C’è però anche un momento in cui è evidente che Bran non sia ancora bravo con quella cosa di vedere il futuro. Dice infatti, parlando al fratello Rickon: «Robb libererà nostro padre, e torneranno insieme a nostra madre».
Come dice un popolare slogan della serie, quando si gioca al Trono di Spade si vince o si muore, non c’è una terza possibilità. Nettamente in testa al gioco, dopo la prima stagione, ci sono i Lannister, in particolare Cersei. Tra i morti contiamo invece Ned Stark, Viserys Targaryen, Robert Baratheon e Khal Drogo: tre che un trono ce l’avevano o lo volevano. Guadagna posizioni, nel gioco del Trono, Ditocorto, che trama nell’ombra.
Letture interessanti:
- Le recensioni negative della prima stagione
- Un’analisi politica fatta da Foreign Policy
- Un po’ di considerazioni sulla scarsa astuzia di Ned Stark
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Seconda stagione
La guerra Lannister-Stark si amplia, arriva a coinvolgere altri regni e diventa la Guerra dei cinque re: Robb Stark, Joffrey Baratheon, Stannis Baratheon, Renly Baratheon e Balon Greyjoy. Stannis fa uccidere Renly grazie all’intervento di Melisandre, che partorisce un’ombra assassina. Poi, insieme al fido Davos Seaworth, muove guerra all’usurpatore Joffrey, che essendo figlio di Jaime e Cersei non è il legittimo erede al trono che fu di Robert. Grazie all’Altofuoco e all’intervento di Tyrion, nel frattempo diventato Primo Cavaliere, la battaglia di Acque Nere finisce bene per i Lannister e malissimo per Stannis. A proposito di Tyrion: la seconda stagione è quella in cui inizia a capirsi quanto è astuto, oltre che simpatico. Ma sembra che se ne rendano conto in pochi.
Nel frattempo gli Stark fanno gli Stark: tanti gesti nobili o d’amore, che però alla lunga creano grandi casini. Le cose sembrerebbero andar bene, perché vincono battaglie e fanno pure prigioniero Jaime Lannister. Solo che Catelyn decide di rilasciarlo. Il problema più grande è che Robb Sark sposa la povera Talisa, e sappiamo che non finirà bene. Nel frattempo Grande Inverno viene conquistato dai Greyjoy, con la complicità di Theon. Bran e Rickon riescono però a scappare, insieme a Hodor e Osha. Arya invece continua il suo percorso di formazione incontrando alcuni dei più temibili individui di quel mondo: uno è Jaqen H’ghar, l’altro è Tywin Lannister. Alla fine riesce comunque a scappare anche da Harenhall, insieme a Gendry e Frittella (“Hot Pie”, per chi guarda Game of Thrones in inglese).
Oltre la Barriera, Jon incontra Ygritte e a ognuno dei due capita di essere prigioniero dell’altro. Ygritte accompagna Jon da Mance Rayder, il Re oltre la Barriera, il capo del Popolo Libero (quelli che a sud della barriera chiamano Bruti). Intanto Sam, il più impacciato tra i Guardiani della Notte, ha a che fare con degli Estranei, e se la cava molto bene.
Al di là del Mare Stretto, Daenerys continua il suo apprendistato da conquistatrice di popoli e spezzatrice di catene, eccetera eccetera. La tappa più importante è Qarth, dove quei simpatici draghetti iniziano a far capire di che pasta sono fatti.
Aggiornamenti sull’andamento del gioco del Trono di Spade al termine della stagione: Renly è morto, Stannis è senza esercito, gli Stark sono senza una casa. I Tyrell invece guadagnano posizioni, perché i Lannister hanno sempre più bisogno di loro e Olenna Tyrell lo sa bene. I Lannister, da par loro, continuano a stare nettamente in testa.
Letture interessanti:
- Il dietro le quinte della battaglia delle Acque Nere
- Un articolo di Foreign Affairs su Game of Thrones e la Storia
- Un’analisi accademica del meteo di Essos e Westeros
Terza stagione
Sicuramente con molti più eventi della seconda, il più importante sono le Nozze Rosse. Avvengono soprattutto per merito di Tywin Lannister, che da Harrenhal si sposta ad Approdo del Re, da dove riesce a fare in modo che i Bolton e i Frey tradiscano gli Stark. Ci riesce e in un colpo solo fa uccidere Catelyn, Robb e Talisa, che era incinta. Senza perderci in sentimentalismi, le Nozze Rosse permettono a Roose Bolton di prendere controllo del Nord e fanno diventare molto importante Sansa, che è erroneamente considerata l’unica Stark ancora in vita. Ramsay, il figlio illegittimo di Bolton, intanto inizia a torturare Theon e mette la freccia per sorpassare a tutta velocità re Joffrey nella classifica del personaggio più stronzo della serie.
Per un Lannister che se la passa bene (Tywin), ce n’è uno messo molto peggio: Jaime. È senza una mano, quella con cui teneva la spada, ed è prigioniero di Brienne, che su ordine di Catelyn lo riporta ad Approdo del Re. Intanto ad Approdo del Re c’è il raro esempio di un matrimonio di Westeros senza spargimenti di sangue, anche se non particolarmente allegro: è quello tra Sansa e Tyrion (mentre come moglie di Joffrey è stata scelta Margaery Tyrell).
Aggiornamento sulle peregrinazioni dei fratelli Stark: Arya incontra i membri della Fratellanza Senza Vessilli e vede morire e risorgere Beric Dondarrion, ucciso dal Mastino, Sandor Clegane. Fratellanza che, tra l’altro, vende Gendry a Melisandre, che è andata in giro per Westeros a cercare sangue di re. Arya inizia a viaggiare prigioniera del suo nuovo mentore, il Mastino. Bran si separa da Rickon e continua con Hodor e i suoi nuovi amici, i fratelli Reed, il viaggio verso la Barriera.
Un po’ più a nord Jon Snow vede un gigante, incontra Mance e Tormund e si innamora di Ygritte. In teoria è lì come agente sotto copertura per conto dei Guardiani della Notte, ma non è chiaro – in questo momento – da che parte stia davvero. Fatto sta che sceglie di non rimanere in quella caverna con Ygritte e supera la Barriera per tornare a sud insieme a un gruppo scelto di membri del Popolo Libero. Ma poi li abbandona e torna a Castello Nero dai Guardiani della Notte. A nord della Barriera continua a esserci Sam, che nel frattempo è scappato con Gilly e ha ucciso un Estraneo.
Il consueto bollettino da Essos dice che Daenerys è passata da Astapor, dove dimostra di essere fluentissima in Alto Valiriano e dove compra libera migliaia di guerrieri, gli Immacolati, con cui poi va a Yunkai. Ingaggia anche due nuovi assistenti: Missandei e Ser Barriston.
Nonostante Tywin dica di fregarsene di quello che succede fuori da Westeros, le azioni più in crescita sono quelle di Daenerys, che ora ha un esercito (che è una di quelle cose di cui hai bisogno se vuoi conquistare un intero continente). Vanno invece ulteriormente a picco le quotazioni degli Stark. Per la terza stagione consecutiva i capi continuano a essere i Lannister, in particolare Tywin (anche se si scopre che hanno problemi di soldi).
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Quarta stagione
Dato che sono un po’ a corto di Stark da uccidere, i Lannister pensano bene di organizzare un matrimonio, le cosiddette Nozze Viola. Joffrey dovrebbe sposare Margaery, ma lo avvelenano prima. Si scopre poi che è colpa merito un po’ di Ditocorto e un po’ dei Tyrell, ma Tywin e Cersei pensano che sia colpa di Tyrion. Che per la seconda volta chiede il processo per combattimento e trova Oberyn Martell pronto a combattere per lui contro la Montagna. Martell in teoria vince: il problema è che poi si mette a fare uno di quei discorsi-da-vincitore, e la Montagna lo uccide in modo particolarmente cruento (alimentando la sete di vendetta di Ellaria Sand). Poi Tyrion uccide suo padre Tywin con una balestra e scappa con l’aiuto di Varys. Il nuovo re intanto è Tommen, molto più carino e gentile del fratello.
Visto che ormai non è proprio aria, se ne va da Approdo del Re anche Sansa: Ditocorto la porta con sé nella Valle di Arryn, dove c’è Lysa, la zia di Sansa. Finisce che Ditocorto butta giù Lysa dalla Porta della Luna e Sansa non dice niente. Sembra – SEMBRA – che i due vadano d’accordo. L’altra sorella Stark continua nel frattempo a vagabondare con il Mastino, che però viene quasi ucciso da Brienne, che nel frattempo stava vagabondando con Podrick alla ricerca di Arya e Sansa. Arya comunque ormai sa il fatto suo e riesce a scappare fino a Braavos, dall’altra parte del mare.
A nord, Ramsay è sempre più stronzo; ancora più a nord, Jon guida i Guardiani della Notte nella difesa di Castello Nero dall’attacco degli uomini – e dei giganti – al comando di Mance. Peccato che nella battaglia il giovane Olly uccida Ygritte. Una bella mano a salvare la situazione la dà Stannis, che arriva a nord ad aiutare Jon. Bran Stark intanto continua il suo viaggio fisico e spirituale.
Daenerys intanto arriva a Meereen e scopre che comandare è più difficile che conquistare. Ma anche che comandare con dei draghi è meglio che comandare senza dei draghi.
Il bilancio della quarta stagione comprende molte morti notevoli: Tywin, Joffrey, Oberyn, Lysa Arryn e Ygritte. È anche la stagione in cui i Lannister sono più in difficoltà, perché perdono un pezzo dopo l’altro. Per una volta sembra essere messo bene Stannis, ma non durerà molto.
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Quinta stagione
Nonostante l’ambientazione medieval-fantasy, i draghi, gli zombie e le ombre assassine, a Westeros ci sono anche problemi molto più pratici. In questa stagione il problema più grande per Cersei è infatti rappresentato dall’Alto passero e dalla sua religione/movimento pauperista, che arriva fino a far compiere a Cersei la “camminata della vergogna”. Jamie e Bronn (l’ex amico/tuttofare di Tyrion) intanto sono a Dorne, dove vanno per salvare Myrcella e scoprono che Myrcella non ha nessuno bisogno di essere salvata. Alla fine Myrcella muore, avvelenata da Ellaria Sand e dalle sue figlie.
A nord, le cose buttano male per Stannis. Fallisce nel tentativo di conquistare Grande Inverno (dove intanto Ramsey abusa della sua nuova moglie Sansa, offertagli da Ditocorto). Per di più si fa anche convincere da Melisandre a bruciare viva la sua stessa figlia Shireen. Alla fine Stannis viene trovato da Brienne, perché Brienne deve vendicare la morte di Renly, a cui ai tempi aveva giurata fedeltà. Melisandre invece, capendo che aria tira, se ne va e raggiunge Castello Nero, dove va a dire a Jon Snow che “lui non sa niente”. Sempre al nord, verso la fine della stagione Sansa e Theon scappano da Grande Inverno. Bran intanto trova il Corvo dai tre occhi.
Nel frattempo succedono cose anche a Essos: Arya è a Bravoos a studiare dal Dio dai Mille Volti; Tyrion intanto raggiunge Daenerys e ne guadagna la fiducia, al punto che lei gli lascia il compito di governare Mereen.
La stagione finisce con la morte di Jon Snow, ma non è il caso di preoccuparsi. Le morti che contano sono quelle di Shireen, Stannis e Mance, che rifiuta di inginocchiarsi di fronte a Stannis. Nel gioco del Trono di spade fa grandi passi avanti Daenerys: perché l’attuale re non fa molta paura e perché tutti gli altri contendenti sono messi piuttosto male.
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Sesta stagione
Visto che l’Alto Passero riesce ad avere sempre più influenza su Tommen, a Cersei non resta che risolvere i problemi con l’Altofuoco e far saltare in aria il Grande Tempio di Baelor. Solo che tra le persone che muoiono c’è anche Margaery, di cui Tommen era innamoratissimo. Motivo per cui si uccide, lasciando Cersei (e Jaime) senza figli. Ironia della sorte, Jaime aveva ucciso il Re Folle proprio perché quel re voleva mettersi a far morire la gente con l’Altofuoco, come ha appena fatto la sua sorella/amante.
A nord nel frattempo Jon risorge (grazie a Melisandre) e fa uccidere quelli che l’avevano tradito, compreso Olly. A Castello Nero arriva anche Sansa, ed era ora. Sansa convince Jon che oltre a combattere gli Estranei a nord della Barriera deve combattere anche contro Ramsey, che tra l’altro ha in ostaggio Rickon. Rickon muore, ma nella “Battaglia dei Bastardi” Jon riesce a riprendersi Grande Inverno (anche perché ad aiutarlo arriva Ditocorto che guida la cavalleria della Valle di Arryn). Ramsey muore, finalmente. Jon diventa Re del Nord, come Robb un po’ prima di lui. Arya nel frattempo scopre di non voler fare tutto ciò che le dice il Dio dai Mille Volti e se ne torna a Westeros. Scopriamo anche che il Mastino è sopravvissuto e si unisce alla Fratellanza.
Daenerys intanto inizia la stagione male – perché prigioniera dei Dothraki – ma risolve tutto a suo modo: con tante fiamme. La cosa le torna utile, perché così può aggiungere tutti i Dothraki alla lista dei suoi seguaci. A Mereen a occuparsi dei suoi affari ci sono Tyrion e Varys. Sono in difficoltà, ma poi arriva Daenerys e mette tutto a posto. A quel punto arrivano da Daenerys i fratelli Yara e Theon Greyjoy, per allearsi con lei (a casa loro, alle Isole di Ferro, il nuovo re è intanto zio Euron). Daenerys parte quindi alla volta di Westeros, lascia Daario a governare a Meeren e manda Jorah Mormont a cercare una cura per quella sua brutta malattia.
Bran Stark nel frattempo sta facendo un corso accelerato di viaggi nel tempo, storia di Westeros, Estranei e Figli della Foresta e concepimento di Jon Snow. Fa un errore e come conseguenza di quell’errore muoiono il Corvo dai Tre Occhi e soprattutto Hodor. A salvare Bran arriva però Benjen Stark, zio di Bran che si pensava essere morto. Benjen dice a Bran che deve diventare il nuovo Corvo dai Tre Occhi.
A Dorne, le Serpi delle Sabbie di Ellaria Sand uccidono il principe Doran, prendendo di fatto il comando della città e si alleano con Olenna Tyrell. Sam nel frattempo è alla Vecchia Città, dove spera di trovare informazioni su come combattere il Re della Notte e il suo esercito di Estranei.
A voler investire su qualcuno alla fine della sesta stagione, l’investimento più saggio sarebbe su Daenerys. Ma è anche il caso di ricordarsi che tutte le beghe a sud della Barriera valgono ben poco, se nessuno risolve quel piccolo problemino a nord della Barriera.
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Settima stagione
Pronti via e Arya va dai Frey a spuntare qualche nome dalla sua lista. Daenerys intanto arriva a Westeros e si insedia a Roccia del Drago. Inizia quindi la guerra tra Daenerys e i suoi alleati (Olenna Tyrell, Theon e Yara Greyjoy e Ellaria Sand) e Cersei e i suoi alleati (Euron Greyjoy, soprattutto). Ma finalmente ci si accorge del fatto che lassù oltre la barriera ci sono gli Estranei da sconfiggere, e quindi viene organizzato un incontro per provare a risolvere la situazione. A quell’incontro viene anche mostrato uno zombie catturato al nord, che è un buon modo di far capire che l’Inverno è arrivato.
Alla fine di tutto, comunque, la situazione è questa: Cersei, forse incinta, continua a fregarsene degli Estranei; Bran è diventato il Corvo dai Tre Occhi e scopre che Jon Snow è figlio legittimo di Lyanna Stark e Rhaegar Targaryen; Jon Snow va a letto con Daenerys, senza sapere che è sua zia; Arya e Sansa sono a Grande Inverno; Sam scopre cose molto utili sulle applicazioni del vetro di drago nella lotta agli Estranei; Jaime lascia Cersei e se ne va a cavallo verso Grande Inverno; gli Estranei sbriciolano la Barriera anche grazie al loro nuovo DRAGOZOMBIE; è arrivato l’Inverno.
Se preferite, i riassunti e le analisi del Post di ogni episodio: il primo, il secondo, il terzo, il quarto, il quinto, il sesto e il settimo.
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