Si è dimesso l’arcivescovo di Santiago del Cile, accusato di aver insabbiato abusi sessuali commessi da tre sacerdoti
Papa Francesco ha accettato le dimissioni del cardinale cileno Ricardo Ezzati dal suo ruolo di arcivescovo di Santiago del Cile, il più importante della Chiesa cattolica del paese. Ezzati, che ha 77 anni, è accusato di aver insabbiato abusi sessuali commessi su minori da tre sacerdoti nella sua arcidiocesi, e per questo dovrà comparire davanti a un tribunale cileno. In particolare avrebbe coperto Óscar Muñoz, un ex cancelliere dell’arcidiocesi, accusato di aver abusato e stuprato sette minori.
Con Ezzati sono diventati otto i vescovi che si sono effettivamente dimessi da quando, lo scorso maggio, tutti i 34 vescovi del Paese offrirono le loro dimissioni a Papa Francesco in relazione a un caso di abusi sessuali interno alla Chiesa di cui si era molto parlato a inizio dell’anno: è quello del prete Fernando Karadima, condannato nel 2011 dal Vaticano a seguire una «vita di preghiere e penitenza» per avere abusato diversi adolescenti durante gli anni Settanta e Ottanta. I vescovi avevano offerto le proprie dimissioni perché il papa li aveva accusati di negligenza nella gestione del caso di Karadima.