La leggenda della fondazione di Anversa parla di una mano
E di un gigante e di un soldato romano a cui è dedicata una statua sulla piazza principale della città
Anversa è la più grande città delle Fiandre, la regione del Belgio in cui si parla una versione dell’olandese, e si trova lungo il corso del fiume Schelda. Non si sa con esattezza quale sia l’etimologia del suo nome – in fiammingo Antwerpen – ma ci sono diverse possibilità: secondo alcuni studiosi deriva da un’espressione latina che indica l’accumularsi di detriti nell’ansa di un fiume, secondo altri da un’espressione germanica per indicare una collina artificiale o una costruzione fatta dalle persone per tenere qualcosa all’asciutto. Secondo una terza interpretazione invece vorrebbe dire «quelli che vivono su entrambe le rive».
Quello che è certo è che nessuna di queste ipotesi è bella da raccontare quanto la falsa etimologia che si diffuse a partire dal Quindicesimo secolo ed è rappresentata da una statua nel Grote Markt, la piazza principale di Anversa: quella secondo cui Antwerpen deriverebbe da hand werpen cioè «lanciare la mano». La statua, quella della foto sopra, rappresenta un leggendario soldato romano, Silvio Brabone. Secondo la leggenda avrebbe sconfitto in combattimento il gigante Druon Antigoon, che esigeva un pedaggio da chiunque volesse attraversare la Schelda e tagliava una mano a chi si rifiutava di pagarlo, per poi gettarla nel fiume. La statua mostra Silvio Brabone poco prima di lanciare la mano che a sua volta aveva tagliato al gigante per fare giustizia.